Minorenne vittima bullismo, un calvario durato 10 anni, fin dalle elementari un ragazzo è stato bullizzato fino alle scuole superiori. Si tratta di giovane dell’Isola siciliana di Pantelleria che è stato vittima del fattaccio. un compagno di classe lo ha minacciato, insultato, umiliato a volte anche con violenza. Soltanto dopo tutto questo tempo, i genitori hanno capito che era necessario l’intervento dei carabinieri ed hanno presentato la denuncia.

Minorenne vittima bullismo, un calvario lungo 10 anni

Per dieci anni un ragazzo è stato vittima di bullismo, il dramma è iniziato alle elementari per poi proseguire alle medie fino alle scuole superiori dove si è oltrepassato il limite. Il compagno di classe lo ha fatto finire in ospedale dopo un attacco di violenza. Si è trattata di una vera e propria aggressione che ha fatto allarmare i genitori della vittima. I due coetanei si conoscono da molto tempo e nonostante questo uno ha sempre sottomesso l’altro. Fino ad oggi nessuno ha mai sporto denuncia, ma l’ultimo episodio è stato terrificante. Così i carabinieri, dopo essere scattato l’allarme da parte della famiglia del giovane bullizzato, sono intervenuti ed hanno preso dei provvedimenti sul bullo. Secondo quanto emerge da una prima ricostruzione, la vittima avrebbe subito ogni giorno delle violenze davanti a terze persone.

Il caso di Pantelleria: le indagini preliminari

Una volta sporta la denuncia, i militari della stazione di Pantelleria hanno aperto il caso e per adesso sarebbe stato notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla procura per i Minorenni di Palermo, nei confronti di un sedicenne. Gli inquirenti locali avrebbe svolto della analisi e controlli attraverso diverse testimonianza, prima tra tutti quella della vittima, inoltre, avrebbe preso visione di immagini di videosorveglianza. Da queste sarebbero state confermate molte minacce, derisioni, aggressioni e danneggiamenti che il minorenne è stato costretto a subire nel corso dei dieci anni.

Ci sono stati – le parole degli inquirenti – reiterati episodi di vessazione fisica e verbale”. La vittima è stata sottomessa a dieci anni di bullismo che si sono trasformati in episodi gravi sfociati in lesioni e violenze. Il bullo sarebbe stato accusato anche di aver dato un pugno al compagno di classe, finito in ospedale con 20 giorni di prognosi.

Altri casi di bullismo

Quello di Pantelleria non è di certo il primo caso di bullismo. Tra le vicende recenti vi è quella di Gragnano in provincia di Napoli dove un quattordicenne sarebbe stato bullizzato per tre anni da un gruppo di minorenni, attualmente sotto accusa. Secondo le ultime notizie, due dei ragazzi sarebbero già indagati nell’ambito del procedimento penale riguardo al suicidio di Alessandro Cascone, il 13enne morto lo scorso 1 settembre quando decise di uccidersi, anche lui vittima di bullismo.

Come Alessandro, anche il quattordicenne avrebbe pensato di togliersi la vita. Lo hanno reso noto i carabinieri dopo aver portato a termine le indagini iniziate lo scorso settembre e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli. Il caso è stato chiuso nella mattinata del 16 dicembre quando i militari Castellammare di Stabia hanno arrestato i cinque giovani, tra i 15 e 18 anni, quest’ultimo era ancora minorenne all’epoca dei fatti. Tutti sono stati accusati a vario titolo di atti persecutori per aver minacciato ripetutamente il loro compagno per tre anni con una serie di comportamenti che si sarebbero trasformati poi in aggressioni fisiche violente tanto da provocargli lesioni giudicate guaribili in 10 giorni.

Cosa fare in caso di bullismo

Il bullismo è diventato un fenomeno sempre più frequente soprattutto tra i giovani che ogni giorno si trovano a doversi difendere dagli attacchi da parte dei coetanei. Qualora si venisse a conoscenza di eventi del genere, sarebbe meglio tutelare la vittima con una serie di accorgimenti così da farlo sentire al sicuro. Innanzitutto, sarebbe utile che i ragazzi parlassero di quanto accade così da fare in modo che la situazione non oltrepassi il limite.