La procedura di risanamento di Atac era iniziata nel 2017 con 1,3 miliardi di debito. Ora finalmente l’azienda può tornare a investire, il concordato è stato chiuso. A darne l’annuncio, con grande orgoglio, è il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

Atac di Roma, Gualtieri: “Ora l’azienda può ripartire”

Gualtieri, parlando in conferenza stampa al Campidoglio, ha espresso tutta la sua soddisfazione per questo importante traguardo raggiunto: 

Grazie alla qualità del lavoro svolto, sono orgoglioso di dire che oggi la nostra amministrazione ha impresso una svolta che ha portato alla chiusura del concordato, passaggio fondamentale, indispensabile per il rilancio dell’azienda. 

Con la chiusura del concordato, sottolinea il sindaco:

Atac riacquisisce capacità finanziaria e di investimento, può tornare sul mercato e a bandire gare. Un obiettivo niente affatto scontato, perché noi ci siamo trovati con un fabbisogno per chiudere il concordato di 117 milioni, quindi si è dovuto lavorare su molti fronti.

M5s attacca il sindaco di Roma: “Fa sorridere”

Francesco Silvestri, capogruppo alla Camera M5S, e Linda Meleo, capogruppo al Comune di Roma M5S hanno schernito il discorso tenuto dal sindaco sulla ripartenza dell’azienda di trasporti Atac:

Vedere il sindaco di Roma Gualtieri e il suo partito annunciare trionfalmente che Atac è salva e può ripartire fa oggettivamente sorridere e indica chiare amnesie. 

Il Movimento tira acqua al suo mulino ricordando che è stato proprio il Pd ad intralciare questo concordato: 

I cittadini romani hanno perfettamente memoria di quando, e in che modo, il Partito Democratico ha ostacolato il Movimento 5 Stelle in questo importante concordato, destinato a risanare l’azienda, obbiettivo centrale dell’amministrazione precedente.

E incalza:

Se fosse stato per loro ora molti lavoratori sarebbero a casa. Col concordato invece abbiamo avviato un serio risanamento e importanti investimenti, come l’acquisto di 900 nuovi bus in soli 5 anni o risorse per treni e tram. Ci fa piacere sapere che ora hanno cambiato idea, ma la decenza vorrebbe che non ci si beasse di meriti del Movimento 5 Stelle per rialzare la reputazione di un’amministrazione che evidentemente sta affondando.