Ibrahimovic Mihajlovic è stata un’amicizia che ha commosso il mondo del calcio, arrivando persino sul palco di Sanremo con lo storico duetto “Io vagabondo”. Un’amicizia che risale a quando Zlatan Ibrahimovic era la stella dell’Inter e il serbo vice allenatore di Roberto Mancini. Da quando però l’ex difensore si è spento a causa della leucemia sulla vicenda l’attaccante del Milan non ha espresso alcun messaggio di cordoglio in pubblico, disertando la camera ardente e il funerale di quello che lui stesso aveva definito un grande amico.

Ibrahimovic Mihajlovic, il silenzio scatena polemica in Serbia

Ibrahimovic non ha partecipato alla Camera Ardente in Campidoglio e ai funerali di Sinisa Mihajlovic a Roma lunedì scorso, anche se domenica sera si trovata in Qatar per assistere alla finale dei Mondiali di Calcio tra Argentina e Francia. Probabilmente non è rientrato in tempo, anche se Francesco Totti che si trovava anche lui a seguire la rassegna iridata ed era regolarmente tra i presenti alla funzione. La reazione dei media in Serbia è stata durissima per il comportamento del fuoriclasse.

La reazione dei fan

Ibrahimovic dopo la finale dei Mondiali ha postato su Instagram un video di se stesso nel deserto, con la didascalia “sandman” (uomo sabbia), ma è stata anche l’occasione per ricevere un feedback dai suoi follower sulla vicenda con pesanti accuse per il totale silenzio che ha seguito la scomparsa dell’amico Mihajlovic.

Il retroscena sul palco di Sanremo 2023: “Non lo chiamai perché non ce la facevo”

Un mio amico, un grande gladiatore che sa che cosa è il coraggio, che è stato forte in campo, quasi quanto Zlatan“, aveva sottolineato con il sorriso sul palco più importante d’Italia a proposito della sua malattia “Quando ho sentito la notizia di Sinisa, non ho avuto la forza di chiamarlo. Ho lasciato passare qualche giorno. Gli ho telefonato, ma non ho saputo dargli forza, energia. È stato lui che ne ha data a me. Mi ha detto: ‘Non ti preoccupare, questo è un piccolo momento che passa’ Gli ho detto: ‘Sinisa, se hai bisogno chiamami, faccio qualsiasi cosa’…”, ha sottolineato all’epoca l’attaccante che era stato vicino a vestire la maglia del Bologna prima del ritorno al Milan.

Le parole del fratello di Mihajlovic sono un attacco?

A gettare ancor più benzina sul fuoco c’è stata l’intervista del fratello di Mihajlovic, Drazen, un messaggio il cui indirizzario sembra proprio Ibrahimovic: “Ringraziamo anche coloro che mio fratello considerava grandi amici e della cui carriera ha partecipato alla creazione, ma che non si sono presentati al funerale né hanno espresso le loro condoglianze alla famiglia. Va a loro merito”.

Si aspetta ora una risposta da parte di Zlatan Ibrahimovic, che comunque vada ha fatto una pessima figura agli occhi di tutti gli sportivi.