All’Ospedale del Mare di Napoli, nella giornata di ieri, 22 Dicembre 2022, è stato effettuato la prima operazione al cervello su un paziente sveglio.
Il primario del reparto di neurochirurgia, Giuseppe Catapano, che ha coordinato l’intera equipe ha spiegato che con questa operazione:
“Abbiamo sicuramente completato l’offerta sanitaria in campo neurochirurgico per cui, ad oggi, non c’è alcuna necessità per i pazienti di affrontare lunghi ed onerosi viaggi a distanza per poter accedere alle cure più opportune”.
La preparazione è durata più di un anno con una strettissima collaborazione con l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo, e l’implementazione di tutte le tecnologie necessarie per arrivare ad offrire ai cittadini campani, e più in generale a tutti i pazienti ricoverati all’Ospedale del Mare, interventi di neurochirurgia con il paziente sveglio.
Il paziente su cui è stato testato per la prima volta un’operazione di questo tipo è uno studente di Ingegneria gestionale di 25 anni, che per tutta la durata dell’operazione è rimasto perfettamente vigile e ha collaborato con gli psicologi.
Grazie a questa tecnica sono stati evitati alcuni deficit che talvolta si possono riscontrare e non solo, nell’intervento si è assistito anche ad un miglioramento delle funzioni di memoria in minima parte compromesse nelle valutazioni preoperatorie.
Il giovane si trova ora in buone condizioni di salute, si è già alzato dal letto di degenza e potrà essere dimesso molto presto.
Ospedale del Mare operazione al cervello: l’equipe
L’equipe dell’operazione è stata costituita dal neurochirurgo Alessandro Villa, già esperto in queste operazioni in Francia, con l’anestesista Ciro Fittipaldi e la neuroanestesista Alessandra Candiello, gli psicologi Massimiliano Scarpelli, Teresa Serrapica e Annarita di Somma, gli infermieri Biagio Cassese, Andrea Sambiase e Candida Sorrentino ed il tecnico di neurofisiologia Marco Iannicelli.
Il gruppo si è avvalso inoltre della collaborazione in sala operatoria del team di San Giovanni Rotondo costituito dai dottori Alfredo del Gaudio, Vincenzo Marchello e Grazia D’Onofrio.
Da oltre un anno, spiega ancora Catapano, “sotto la spinta costante del direttore generale dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, abbiamo lavorato per costruire un’ equipe preparata ad affrontare interventi neurochirurgici su paziente svegli. Il team, costituito da neurochirurghi, anestesisti, psicologi, tecnici di neurofisiologia ed infermieri, grazie ad una strettissima collaborazione con colleghi dell’Istituto Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, esperti in questa metodica, è finalmente diventato operativo”.
C’è stata una programmazione dell’intervento per scegliere la strada più sicura per accedere alla patologia con il minor rischio per le strutture anatomiche adiacenti e tutto è andato per il meglio.
Le operazioni di monitoraggio
Durante le operazioni al cervello è fondamentale il monitoraggio continuo di tutte le funzioni complesse che si possono controllare soltanto se il paziente è sveglio come l’uso della parola, la capacità di calcolo matematico o la capacità di ragionamenti astratti; per questo motivo nel corso dell’intervento il giovane è stato sottoposto ad una serie di quesiti.
Un ruolo fondamentale lo hanno avuto gli anestesisti, che hanno dovuto sedare il paziente durante alcune fasi senza deprimere però la capacità respiratoria e farlo tornare rapidamente sveglio e collaborante durante le fasi cruciali dell’intervento.
È importante anche la fase preparatoria, che serve a stabilire se il paziente può essere sottoposto ad interventi con questo tipo di tecnica o no. Prima di entrare in sala operatoria ci sono una serie di valutazioni neurocognitive con specifici test che preparano la persona sul piano psicologico ad affrontare l’intervento, prefigurandole lo scenario operatorio e addestrandola a rispondere alle sollecitazioni durante l’operazione. Il paziente viene seguito dagli psicologi in tutto il percorso, sia nella preparazione sia nelle settimane successive.