Il pangiallo romano, è un dolce tipico delle feste che ha origini davvero antiche, addirittura pare risalga alla Roma imperiale. Si usava prepararlo il giorno del solstizio d’inverno, come buono auspicio per il ritorno delle lunghe giornate di sole, tanto che la forma di questo dolce lo ricorda un po’.
Sono tante le varianti della ricetta del pangiallo che si possono trovare in rete, com’è solito per un piatto di antiche origini. Una preparazione questa, diffusa in Umbria, Toscana e in generale in tutto il centro Italia.
A raccontarci la storia di questo dolce, ma soprattutto come prepararlo è stata la cuoca Marta Bottani intervenuta ai microfoni di Radio Cusano Campus all’interno del programma Cambio Stagione condotto da Manuel Bartolini.
La ricetta del Pangiallo
Per il Pangiallo
- 200 gr di mandorle pelate
- 200 gr di noci
- 200 gr di nocciole pelate
- 100 gr di pinoli
- 100 gr di canditi
- 300 gr di uva passa
- 200 gr di farina 00
- 200 gr di miele
- 150 gr di cioccolato
- 1 scorza di arancia e di un limone grattugiata
Per la glassa
- 2 cucchiai di farina 00
- 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- zafferano qb
Procedimento
Come prima cosa iniziate scaldando il miele in un pentolino fino a renderlo liquido. Unite poi la buccia grattugiata di un arancio e di un limone. Nel frattempo mettete l’uva passa a bagno per circa 30 minuti.
Tritate grossolanamente tutta la frutta secca e mettetela in una ciotola insieme con i canditi, l’uva passa strizzata e il cioccolato tritato.
Aggiungete il miele sciolto e mescolate. Unite la farina a poco a poco e amalgamate fino a far diventare il composto compatto.
Con le mani infarinate formate quattro panetti e metteteli su una teglia da forno a riposare per un paio d’ore.
Preparate la glassa mettendo in un pentolino a scaldare la farina, l’olio e lo zafferano sciolto in un po’ d’acqua. Aggiungete altra acqua per formare una pastella fluida con cui spennellare i panetti.
Infornate a 180° per 40 minuti fino a quando non si formerà una crosticina sopra il vostro panetto.