Come cucinare il cinghiale? Una carne dal sapore forte che è molto apprezzata dagli amanti della selvaggina e detestata da tutti coloro a cui non piacciono i sapori intensi della carne, sapori tipici di questa carne ma anche di quella del capriolo, della lepre etc. Ci sono vari modi di cucinare la carne di cinghiale che è molto in voga negli agriturismi tipici delle regioni del centro Italia, ma anche del Nord dove la sua caccia è molto praticata. Il cinghiale si mangia molto spesso durante l’inverno ed è un piatto che può essere servito anche durante le festività natalizie cotto in umido o nel sugo con le tipiche pappardelle, accompagnato chiaramente da un buon calice di vino rosso, cosa c’è di meglio che scaldare gli animi in questo modo? Ma non solo d’inverno: infatti la carne di cinghiale può essere benissimo congelata per poi essere cucinata anche in estate o in primavera, insomma non c’è un momento adatto per consumarla perché, come si usa dire, ogni momento è buono per i cultori della selvaggina!

Come marinare la carne di cinghiale?

Per cucinare al meglio cinghiale, potresti pensare di marinare la sua carne prima del consumo: è importante infatti, essendo una carne dal sapore molto intenso di selvatico, procedere a un lavoro di marinatura che impiega qualche ora, prima della sua cottura. La procedura per la marinatura è molto semplice: ci vorrà una notte intera in cui il cinghiale sarà in infusione in frigorifero in una ciotola con dentro un litro di vino rosso e una cipolla, una carota, una costa di sedano, uno spicchio d’aglio e gli immancabili chiodi di garofano e abbondante pepe.

Come cucinare le famose pappardelle al cinghiale?

La carne di cinghiale è utilizzata molto spesso per la preparazione di ragù ma anche spezzatino, in umido o altri sughi per condire i vari tipi di pasta. La sua cottura ha tempi un po’ lunghi, ma utilizzando la pentola a pressione si dimezzeranno i tempi e per cucinarlo al meglio, ci vorranno solamente una trentina di minuti. Uno dei piatti tipici con cui si sposa bene questa carne, è la pappardella al ragù di cinghiale.

Ricetta e preparazione delle pappardelle al cinghiale

Per prepararle occorre prima fare un soffritto con cipolla, sedano e carote e poi unire i pezzi di cinghiale, rosolare il tutto per una decina di minuti a fuoco vivo dopodiché sfumare con il vino bianco o rosso -non importa in questo caso- per poi aggiungere sale e pepe a piacimento e far evaporare il vino. C’è chi cucina le pappardelle al cinghiale lasciando direttamente i pezzi della sua carne chi invece preferisce macinare il tutto: in questo caso si potrà utilizzare un minipimer a immersione o porre direttamente i pezzi in un frullatore e macinare il tutto. Alla carne si andrà poi ad aggiungere i pomodori spezzettati, il concentrato di pomodoro, l’alloro (essenziale come il chiodo di garofano) e tanta acqua calda fino a coprire a filo la carne. Portare ad ebollizione e poi far cuocere a fiamma debole con coperchio per 45 minuti, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno.

In una pentola a parte portare a ebollizione l’acqua e aggiungere le pappardelle. A cottura ultimata unire la pasta con il sugo, far rapprendere il tutto e servire a tavolo: voilà le nostre pappardelle al cinghiale!