Dopo quasi tre anni a bocca asciutta Daniel Yule è tornato a vincere in Coppa del Mondo e lo ha fatto a Madonna di Campiglio, dove ha preceduto di solo otto centesimi Henrik Kristoffersen.
La gioia dello svizzero a fine gara è incontenibile.
Di certo il miglior regalo di Natale che potessi desiderare. Ho ormai una storia d’amore con Madonna di Campiglio, la pista è incredibile e tornare al primo posto dopo due stagioni difficili è un sogno.
“Amo la neve italiana”
Non sapevo che anche Tomba avesse vinto qui tre volte come me! Per qualche motivo amo queste neve, amo la neve italiana e sono riuscito ad andare veramente forte. Già non vedo l’ora di tornare il prossimo anno! Credo che la seconda manche sia stata davvero ottima, dopo l’errore che ho commesso nella prima (costato quasi mezzo secondo, altrimenti sarebbe stato molto più vicino a Braathen); ho sentito lo speaker gridare che Henrik aveva fatto una prova da podio e ho pensato di fare… fuoco e fiamme, spingendo tutto sino alla fine. Una volta qui feci quarto a 7 centesimi da Hirscher, questa volta mi è tornata indietro a favore
Come è andata la gara di Yule a Madonna di Campiglio
Contenere il norvegese Kristoffersen, già due volte vincitore su queste nevi, è stato difficile e Yule ha portato a casa la vittoria solo con una prestazione magistrale. Strasser, il tedesco che poteva impensierire il duo, arriva terzo lasciandosi alle spalle Lucas Braathen.
Nota di merito per lo svedese Jakobsen che nella seconda parte di gara recupera ben 20 posizioni e chiude settimo. Male gli azzurri Sala e Razzoli, tredicesimo e diciottesimo, con il primo che al termine della gara ha però dichiarato di avere avuto qualche problema fisico.
Sono stato trattato dal fisioterapista e dal dottore, sto malissimo, ho preso anche antidolorifici. Ora mi fermo in attesa del prossimo slalom, e cercherò di rimettermi a posto