Tabella aumento pensioni 2023 al netto. La tabella dell’Inps fa chiarezza sugli aumenti delle pensioni nel 2023. Dal primo gennaio 2023 le pensioni saranno rivalutate del 7,3%.
Tabella aumento pensioni 2023 al netto
L’Inps ha pubblicato la circolare, con le tabelle, per fare chiarezza sugli importi che verranno versati a partire dal 3 gennaio:
Decorrenza | Trattamenti minimi pensioni lavoratori dipendenti e autonomi | Assegni vitalizi |
1° gennaio 2023 | 563,74 € | 321,36 € |
IMPORTI ANNUI | 7.328,62 € | 4.177,68 € |
In base a uno degli emendamenti del governo, emerge che viene portata dall’80 all’85% la rivalutazione per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (2.626 euro lordi al mese): l’importo passa da 153 a circa 162 euro. Confermato l’adeguamento pieno del 100% all’inflazione per gli assegni fino a 4 volte il minimo, pari a 2.100 euro lordi mensili, che beneficeranno di un aumento di 153 euro al mese sempre al lordo.
Per le pensioni più alte, invece, gli scaglioni vengono rivisti con una riduzione della percentuale: dal 55% al 53% per quelle tra 5 a 6 volte il minimo (3.150 euro); dal 50% al 47% per quelle tra 6 e 8 volte il minimo (4.200 euro); dal 40% al 37% per le pensioni da 8 a 10 volte il minimo (5.250 euro mensili); dal 35% al 32% negli assegni oltre 10 volte il minimo (quelli, cioè, oltre 5.000 euro).
Gli emendamenti del governo alla Manovra, poi, hanno rafforzato la rivalutazione delle minime per gli over 75, ma per il solo 2023. Questi trattamenti beneficeranno di una rivalutazione aggiuntiva del 6,4%, invece del previsto 1,5%, oltre all’indicizzazione del 7,3%. Il risultato è che l’importo mensile della pensione sale fino a 597,3 euro mensili. Gli altri trattamenti al minimo saliranno nel 2023 a 570 euro, come già indicato dal governo.
Pensione sociale
Si riportano di seguito i valori, definitivo per il 2022 e provvisorio per il 2023, e i relativi limiti di reddito personali e coniugali.
Pensione sociale | Assegno sociale | |||
Decorrenza | Importi | |||
mensile | annuo | mensile | annuo | |
1° gennaio 2022 | 386,54 € | 5.025,02 € | 469,03 € | 6.097,39 € |
1° gennaio 2023 | 414,76 € | 5.391,88 € | 503,27 € | 6.542,51 € |
Limiti reddituali massimi * | ||||
personale | coniugale | personale | coniugale | |
1° gennaio 2022 | 5.025,02 € | 17.313,33 € | 6.097,39 € | 12.194,78 € |
1° gennaio 2023 | 5.391,88 € | 18.577,24 € | 6.542,51 € | 13.085,02 € |
Pensione invalidità
La misura della perequazione, definitiva per l’anno 2022 e previsionale per l’anno 2023, è stata applicata anche alle pensioni e agli assegni a favore dei mutilati, invalidi civili, ciechi civili e sordomuti.
al | limite di reddito annuo personale | importo mensile | |||
Invalidi totali, ciechi civili, sordomuti | Invalidi parziali, minori | Invalidi, sordomuti | Ciechi parziali | Ciechi assoluti | |
1.1.2022 | 17.050,42 € | 5.025,02 € | 292,55 € | 215,35 € | 316,38 € |
1.1.2023 | 17.920,00 € | 5.391,88 € | 313,91 € | 217,64 € | 339,48 € |
Buongiorno avrei necessità di un chiarimento mia moglie compirà 65 anni al 1/12/2023 con 38 anni di contributi e 1 mese, potrà accedere alla pensione con i requisiti 103 in base a questo comunicat? che allego?
Quota 103 anno 2023
In buona sostanza, si applicherà il sistema retributivo – assegno calcolato sullo stipendio – sulla anzianità acquisite sino al 31 dicembre 1995 e, poi, il sistema contributivo – assegno calcolato solo sui contributi versati – dal 1° gennaio 1996. Tuttavia, chi decide di entrare in questa finestra, fino a maturazione dei requisiti dell’età per la pensione di vecchiaia non potrà ricevere un assegno superiore a 5 volte quello minimo, ossia sopra i 2.850 euro lordi. Quindi, tra i 62 e i 67 anni (età necessaria per la pensione di vecchiaia) chi sceglie Quota 103 dovrà rinunciare a un trattamento superiore a 5 volte l’assegno minimo. Dai 67 anni in poi, invece, riceverà l’assegno che gli spetta secondo la sua specifica situazione contributiva.
Si ricorda, infine, che attualmente le pensioni minime ammontano 525 euro mensili circa, ma che nel 2023 aumenteranno fino a circa 575 euro, come vi spieghiamo in questa guida. Per questi motivi, considerando una pensione minima di 575 euro, chi va in pensione prima dei 67 anni di età non potrà ricevere un assegno pensionistico superiore a 2.850 euro. Viceversa, se il parametro è il trattamento minimo del 2022, il tetto sarà a 2.625 euro.
Grazie in anticipo