Il miglior spumante. Quando si parla di festeggiamenti, non possiamo non pensare alle bollicine e quindi ad una bottiglia di spumante. Dai podi delle gare di Formula 1 e MotoGP, per esempio, fino ad arrivare agli spogliatoi delle squadre che hanno appena vinto un campionato, quando c’è da festeggiare, nello sport o nella vita di tutti i giorni, le bollicine di spumante non mancano mai: in occasione di una festa, una ricorrenza o un traguardo raggiunto. Ma qual è la bottiglia migliore per le feste?

Il miglior spumante, come scegliere la giusta bottiglia

Di spumanti ce ne sono tanti e per tutti i gusti, per questo motivo ci sono alcuni spumanti che vanno bene in un’occasione e altri che ne vanno bene in un’altra, la discriminante è sicuramente il cibo con cui accompagniamo questa bottiglia, se il cibo c’è… altrimenti liberi tutti.

Il residuo zuccherino degli spumanti

Ogni bottiglia di vino spumante ha stampato sulla etichetta la dicitura che indica il residuo zuccherino presente al suo interno, in pratica ci indica quanto un vino è dolce. Le etichette possono avere queste diciture:

  • Pàs dosè”, “dosaggio zero” oppure “Nature”: indica che non c’è residuo zuccherino, lo spumante è secco.
  • Extra-Brut: Da 0 a 6 g/l,
  • Brut: Minore di 12 g/l
  • Extra-dry: Tra 12 e 17 g/l, con questo residuo si inizia a percepire in bocca una leggera dolcezza.
  • “sec” o “dry”: Tra 17 e 32 g/l
  • Demi-sec: Tra 32 e 50 g/l
  • Dolce: Maggiore di 50 g/l

Per g/l si intendono i grammi di zucchero contenuti in un litro di quel vino.

Panettone e spumante: si, ma…

Nel periodo natalizio le bottiglie di spumante non mancano su nessuna tavola, e sono praticamente le protagoniste dello scoccare dell’anno nuovo. Panettone (o pandoro che sia) si abbina bene agli spumanti purché questi siano dolci, quindi abbiano un residuo zuccherino che sia almeno extra-dry.

Spesso beviamo insieme ai panettoni (o ai dolci in generale a fine pasto), una bottiglia di spumante, indipendentemente dalla sua tipologia. Il dolce si abbina con un vino dolce, se abbinassimo un piatto dolce a un vino secco la bocca non capirebbe se settarsi sulla dolcezza del cibo o sulla non-dolcezza del vino, in pratica non riusciremmo ad apprezzare né il dolce né il vino.

Occhio quindi perché gli champagne, i franciacorta, i trento-doc, e gli alta langa (come la maggior parte degli spumanti realizzati con il metodo classico), hanno un residuo zuccherino che raramente arriva all’extra-dry, nella maggior parte dei casi sono più secchi. Anche il prosecco spesso si trova nella declinazione “Brut”, quindi, non è consigliabile neanche questa tipologia.

Quindi non posso bere gli spumanti con il dolce?!

Sì, lo spumante con il dolce va benissimo, a patto che sia uno spumante dolce come ad esempio il moscato d’asti.

Lo champagne o gli altri spumanti realizzati con il metodo classico potranno continuare ad essere protagonisti delle nostre tavole durante le feste ma converrebbe abbinarli agli antipasti o perché no alla portata principale, sicuramente meglio che abbinarli dolce. Non ci resta che… brindare: cin cin!

Giovanni Serio