Gesto sconvolgente a Roma dove una donna di 40 anni è stata punta da una siringa in strada da uno sconosciuto.
La vicenda è avvenuta ieri, Mercoledì 21 Dicembre 2022, all’incirca a mezzogiorno in pieno centro a Roma, nelle vicinanze di via del Corso.
I dettagli non sono ancora del tutto chiari con gli inquirenti che dovranno verificare in queste ore quanto denunciato dalla donna. È stata proprio la 40enne, madre di due bambine, a raccontare l’accaduto.
La vittima era intenta a sistemare la catena della propria bicicletta. Nel chinarsi ha detto che la giacca si è sollevata lasciando scoperta una porzione di schiena. Proprio in quel momento ha avvertito una puntura, che la stessa ha immediatamente ricondotto ad un ago. Subito dopo il dolore alla schiena la 40enne ha visto un uomo allontanarsi velocemente.
“Era mezzogiorno, ero in via Brunetti, mi sono abbassata per togliere la catena alla bicicletta e mi si è alzata la giacca sulla schiena. All’improvviso ho sentito una puntura. Non so cosa fosse esattamente, forse una piccola siringa ma sono certa che fosse un ago. Ho alzato lo sguardo e ho visto un uomo allontanarsi”.
Sebbene scioccata dall’accaduto, la donna ha avuto però la prontezza di filmare con il suo smartphone il suo presunto aggressore. Nelle immagini si nota un uomo, vestito con un giubbotto smanicato nero, una felpa beige e pantaloni chiari. Fondamentale per il suo rintracciamento da parte delle forze dell’ordine la sua capigliatura. Il sospettato infatti ha la testa completamente rasata ad eccezione di una vistosa cresta.
Stando alla ricostruzione della donna, l’uomo si è allontanato e ha compiuto altri atti di vandalismo lungo la strada.
“Mi sono spaventata e sono rimasta impietrita, avevo paura potesse farmi del male e l’ho seguito con lo sguardo. Lui ha continuato ad andare avanti compiendo atti di vandalismo lungo la via. Appena mi sono ripresa sono salita sulla bici e l’ho seguito, sono riuscita a riprenderlo, lui mi ha visto e si è dileguato tra la folla”.
Roma donna punta da siringa: possibile caso di needle spiking
La donna sconvolta ed impaurita dalla natura della siringa che l’ha punta si è recata all’ospedale Spallanzani. La paura infatti è che la siringa fosse infetta o contenente sostanze stupefacenti. La vittima è stata quindi sottoposta a vari test, con un prelievo di sangue che dovrà verificare di non essere stata infettata dal virus dell’HIV.
“Subito dopo sono andata allo Spallanzani. Sono fortunata perché non è uscito sangue, anche se la parte dove sono stata punta si è gonfiata. Ora dovrò comunque sottopormi ai test per hiv ed epatite. È stato veramente un trauma, ieri piangevo ed ero disperata ma sporgerò denuncia perché la stessa cosa potrebbe capitare a chiunque, anche a qualche bambino”.
Dalla ricostruzione dell’accaduto, l’episodio pare proprio allinearsi con i recenti di casi di needle spiking, fenomeno molto diffuso in Europa. Nello specifico sono stati registrati avvenimenti simili in Francia e in Gran Bretagna.
Il needle spiking è un’assurda pratica in cui le vittime, spesso donne, vengono punte da siringhe infette o contenenti droga. La maggior parte dei casi registrati finora sono avvenuti in locali di divertimento o discoteche e le vittime colpite hanno dichiarato di aver avuto perdita di memoria e temporanei deficit motori in seguiti all’iniezione.
In questo caso l’intento del presunto aggressore non parrebbe essere stato un tentativo di abuso della vittima, ma è alto il timore che si possa trattare di un gesto intenzionale di infezione.
Saranno ora gli inquirenti a rintracciare il sospettato e a fare luce sulla vicenda, anche grazie alle testimonianze di persone che hanno assistito al fatto e all’acquisizione delle immagini di videosorveglianza di quartiere. Il tutto nella speranza che tutti i test alla quale la donna è stata sottoposta diano esito negativo.