Tragico incidente sulla strada regionale 429 bis Poggibonsi-Certaldo, all’altezza della rotonda, poco dopo l’uscita dalla zona industriale di Cusona, a San Gimignano dove un uomo è stato investito in pieno da un’auto che si è subito fermata a prestare i soccorsi come avrebbero raccontato alcuni testimoni.
Non c’è stato scampo per Alessandro Nogara, 47 anni compiuti il 25 Febbraio scorso, grande appassionato di bici e unico figlio di uno dei personaggi più importanti e conosciuti a San Gimignano, Simone Nogara, storico presidente del Sangi Calcio.
Una tragedia per la città delle torri, quando nel tardo pomeriggio si è saputo che l’ennesimo ciclista ucciso in strada era proprio quell’uomo cresciuto in paese, che amava tanto le due ruote sebbene all’inizio si fosse dedicato al calcio.
Una morte, quella di Nogara, che rende ancora più forte il grido di allarme lanciato dagli appassionati che lamentano di essere diventati sempre più “invisibili” e reclamano prevenzione, anche attraverso una campagna di informazione.
L’incidente è avvenuto intorno alle 15.30 quando al 118 dell’Asl Toscana sud est, è arrivata la chiamata di soccorso. Subito è giunta sul posto l’automedica di Campostaggia unitamente alla Misericordia di Poggibonsi.
I medici hanno tentato il tutto per tutto, provando a rianimare in ogni modo il ciclista, è stato anche allertato l’elisoccorso di Pegaso 2 ma le ferite riportate dopo il violento impatto sono state troppo gravi per il 47enne e il suo cuore ha cessato di battere nelle prime ore del pomeriggio di ieri.
Incidente San Gimignano: la ricostruzione della dinamica
L’uomo al momento dell’incidente non aveva documenti con sè per cui c’è voluto un po’ per sapere chi era l’atleta senza vita su quella striscia di asfalto che tante volte aveva percorso.
Toccherà alla polizia municipale di San Gimignano, coordinata dal pm Siro De Flammineis, ricostruire l’incidente e le responsabilità dopo i rilievi eseguiti mentre ieri il tratto della 429 restava chiuso dalla rotonda di Cusona fino a quella di Ulignano, con il traffico deviato verso Sottobosco.
Sul posto sono arrivati anche i Carabinieri per un aiuto con la viabilità. Eseguiti anche tutti gli accertamenti per verificare se la persona al volante (l’auto non sarebbe stata nella sua corsia) ha assunto alcol.
In attesa di capire se verrà disposta l’autopsia sul corpo di Alessandro su tutta la comunità di San Gimignano ieri è calato il lutto per quell’uomo, padre di una bambina, che viveva a Poggibonsi e aveva lavorato alla Trigano che ha scosso la Val d’Elsa e tutta San Gimignano oltre agli appassionati di ciclismo che manifestano ancor di più la paura di praticare il proprio sport.
Il suo profilo Facebook racconta tanto degli affetti, per la famiglia e per le due ruote. Con gli amici, in piazza ad Orvieto, a Siena, sullo Stelvio. Aveva partecipato anche alla Gran fondo della Vernaccia, ad altre manifestazioni all’estero, in Francia per esempio.
I dati sui ciclisti che hanno perso la vita nel 2022
Secondo i numeri dell‘Osservatorio Asaps (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale), che rielabora i dati Aci-Istat, nei primi otto mesi del 2022 i ciclisti che hanno perso la vita sulle strade nell’immediatezza dell’incidente sono in tutto 105, tra cui quattro minori. A questi si devono poi aggiungere i decessi avvenuti a distanza di giorni o settimane negli ospedali dopo il ricovero in seguito all’incidente.
Dal report di Asaps il mese peggiore per i ciclisti è stato Aprile con 20 decessi, seguono Gennaio e Maggio con 15, Luglio e Agosto con 12, Giugno con 10, Febbraio 11 e Marzo 8.
L’Asaps ha anche raccolto i dati degli incidenti che nel 2021 hanno riguardato chi monta in sella ad una bicicletta o ad un monopattino elettrico. Sono in totale 1.282 gli incidenti che non hanno visto coinvolti altri veicoli.
Sul triste podio salgono Milano, con 590 sinistri, poi Roma con 141 e Genova con 106. Seguono Firenze con 96, Torino con 84 e poi Bari con 42. Sono invece 3.476 gli incidenti che hanno coinvolto biciclette e monopattini elettrici insieme ad altri veicoli. In testa alla classifica c’è sempre Milano, con 1.214 incidenti, poi Roma con 524, Bologna 320, Firenze 229 e Verona 174.