Sono molti i progetti che Nicolas Cage ha in ballo. In una recente intervista con Empire, l’attore ha parlato di un tipo di progetto a cui non ha mai preso parte nel corso della sua carriera: un musical.

Nicolas Cage vorrebbe fare un musical

Attore, produttore e regista americano, Nicolas Cage ha recitato in ruoli da protagonista in una varietà di film, che vanno da commedie e drammi romantici a film di fantascienza e d’azione. Cage è noto per la sua prolificità, infatti lo vediamo comparire in almeno un film all’anno, in quasi ogni annata dal 1980, ad eccezione del 1985 e del 1991. Una carriera ormai assai lunga, che lo ha visto protagonista di film d’autore – ha lavorato con Francis Ford Coppola, David Lynch, i fratelli Coen – e di blockbuster mirati al successo commerciale; non si è mai tirato indietro quando si tratta di accettare una parte, e per questo è diventato icona e beniamino del pubblico. Ha avuto l’onore di passare da un regista all’altro, attraversando tanti generi, tranne uno. Tranne il musical. E se qualcuno dovesse chiedergli cosa vorrebbe fare in futuro, la sua risposta va proprio in quella direzione lì: vorrebbe fare un musical. In una recente intervista ad Empire, infatti, ha palesemente espresso questa volontà: “Non ho ancora fatto un musical, mi piacerebbe provarci. Non sono particolarmente bravo a cantare, me la sono cavata in Cuore selvaggio, ma da allora mi sono rovinato cantando “Purple Rain” in maniera sbagliata al karaoke. Mi sa che sarei un bravo Ponzio Pilato in Jesus Christ Superstar”.

L’attore statunitense si era già espresso qualche tempo fa in un’intervista di Rolling Stone, sul musical e sul Superman di Tim Burton mai realizzato: “In questo momento, sono entusiasta che la commedia sia tornata nel menu. Questo tipo di commedia era scomparsa da tipo 15 anni. È bello che io possa avere l’opportunità di fare più commedie. Ma non ho mai fatto un musical. Ed è senz’altro qualcosa che mi incuriosisce. Voglio che venga messa agli atti una cosa: non è stato Tim Burton a scegliermi. Io scelsi Tim Burton. La Warner voleva Renny Harlin, che è un bravo ragazzo e perfettamente capace. Ma per me, la visione che avevo per Kal-El era più in stile Tim Burton. Così lo segnalai. Il fatto che poi non sia stato realizzato è sempre stato sia positivo che negativo per me. È positivo in quanto ha lasciato il personaggio, e ciò che Tim e io avremmo potuto combinare, nel regno dell’immaginazione, che è sempre più potente di quanto non sia il concreto. E negativo in quanto penso che sarebbe stato speciale. Se c’è la possibilità di riprendere quell’idea? Chi lo sa”.