Libere Donne Crotone, l’associazione presieduta da Caterina Villirillo, in prima linea tutto l’anno, mantiene le promesse annunciate continuando a battersi per proteggere le vittime e arginare il fenomeno. E’ ambizioso l’obiettivo delle stesse che per questo hanno chiesto un intervento diretto dell’amministrazione comunale e un dialogo costante col Comune. Quello della violenza di genere è un fenomeno che non conosce fine e, che non può essere raccontato soltanto il 25 novembre, per questo bisogna conoscerlo più da vicino. Chi sono le vittime? Quanto e come vengono aiutate e da chi? Quanto è frequente.

con la nuova amministrazione del comune Crotone abbiamo provato a cercare dialogo. le amministrazioni devono avere persone competenti e preparate. per le tante problematiche di giustizia sociale che c’è serve esperienza.

Due casi al giorno di violenza domestica, senza aggiungere i casi nascosti. Ho chiesto atti concreti fatti di convegni, passerelle, servono atti concreti, apertura da parte delle istituzioni. Ho chiesto alle consigliere di fare il gesto e venire in associazione o in un centro antiviolenza e di aiutare i laboratori. raggiungendoci danno un segno forte al territorio. è un’amministrazione che nonostante le difficoltà si confronta e tende la mano al territorio. Tutto quello che Libere donne fa da trent’anni

Libere Donne Crotone: la storia della presidente Villirillo

“Abbiamo provato a cercare il dialogo con le istituzioni. Serve esperienza, preparazione, e interventi sul campo. E’ tempo di intervenire direttamente e da protagonisti. Le vittime non sempre appartengono a ranghi sociali difficili – ha tenuto a sottolineare la stessa Villirillo a TAG24 – registriamo due casi al giorno di violenza domestica, senza aggiungere i casi nascosti. Ho chiesto atti concreti, non solo passerelle e giornate che vengono dimenticato, ma apertura da parte delle istituzioni all’aiuto e al dialogo. Le istituzioni sono invitate a raggiungere il centro e i laboratori a dare un segno forte al territorio.”

La violenza dei colletti bianchi

“C’è anche la violenza dei colletti bianchi, cioè persone inserite nelle prefetture, questure. Uomini importanti. Quando ho denunciato quel tipo di violenza sono diventata una persona difficile e problematica. Mi sono messa contro uomini forti, importanti. Motivo per cui è stato ucciso mio figlio davanti ai miei occhi. La donna dev’essere tutelata, ovunque, soprattutto negli uffici dove vengono accolte denunce.” Così Caterina Villirillo ha promesso piena disponibilità alle donne che necessitano d’aiuto. “Costoro vanno seguite passo passo, a partire dalla ricerca di un domicilio e l’associazione se ne occupa e le sostiene e continuerà nella difficile battaglia” ha aggiunto Villirillo.