Draconiana, ovvero rigorosissima, questo il commento di Christian Horner in una conferenza stampa straordinaria in Messico dove la Red Bull ha detto il suo punto di vista sulla punizione per l’infrazione del budget cap, con la scuderia che si è vista ridurre del 10% le ore per lo sviluppo in galleria del vento.

“Una penalità che fa fa male, ma partiremo sicuramente bene”, così Max Verstappen che si è rivelato fiducioso nei suoi meccanici e vuole un 2023 pieno di vittorie.

La penalità non ha stabilito una riduzione del budget per il 2023, con i soldi destinati alla galleria del vento che saranno destinati per altre aree.

Il più duro sulla questione è il Team Principal della Haas Steiner.

I soldi spesi in eccesso non sono stati tolti dal budget dell’anno successivo non si tratta di una vera e propria punizione, perché i soldi ci sono ancora e potranno essere lo stesso impiegati nello sviluppo in modo diverso. Sulla sanzione pecuniaria non ho un’opinione perché a prescindere non sarebbe stato un vantaggio per me in qualità di concorrente della Red Bull, è la FIA che incassa 7 milioni. La punizione tecnica non credo sia una vera e propria punizione, perché si toglie tempo in galleria del vento, ma non si toglie il denaro, quindi si può sviluppare qualcos’altro. Ovviamente la galleria del vento è il modo migliore per rendere la vettura più veloce dal punto di vista aerodinamico, ma ci sono anche altre aree in cui è possibile rendere la vettura più veloce.

Sul tema si è espresso anche il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem.

Le regole finanziarie erano al primo anno di applicazione. Controllare è molto difficile, per questo rinforzeremo il gruppo che se ne occupa. Gli altri team volevano veder scorrere il sangue ma serve equilibrio fra sanzioni finanziarie e sportive, comunque ci sarà una grossa revisione generale delle regole.