Che cos’è il fentanyl e perché è noto nel mondo delle droghe? Si tratta un oppiaceo sintetico, derivato dalla morfina, che negli Stati Uniti fa migliaia di morti ogni anno e, non a caso, è anche il più sequestrato dalla Dea, la Drug Enforcement Administration, nel corso del 2022. Vediamo di cosa si tratta e perché è così pericoloso.

Che cos’è il fentanyl e perché è così pericoloso?

Sintetizzato per la prima volta nel 1960 dal dottor Paul Janssen, il fentanyl è un analgesico appartanente alla classe degli oppiodi sintetici, perché derivato dalla morfina e viene spesso utilizzato come antidolorofico per la gestione del dolore, specialmente nei pazienti oncologici, per il trattamento di tumori in stadio avanzato. I Centers for disease control and prevention (Cdc) americani e l’European monitoring centre for drugs and drug addiction lo definiscono, rispettivamente, da 50 a 100 e 80 volte più potente della morfina e oltre 50 più dell’eroina. Ecco perché, nel tempo, al suo uso legale – sotto prescrizione medica e rigido controllo sanitario -, si è affiancata la vendita illegale (a basso costo) come stupefacente, soprattutto negli Stati Uniti, dove i morti per overdose da fentanyl fanno parlare gli esperti di una vera e propria “epidemia silenziosa”. I suoi effetti collaterali comuni vanno dalla sonnolenza alla debolezza, dal vomito alla costipazione; ma basta poco per superare la soglia di sovradosaggio e sperimentare le sue conseguenze avverse più rischiose, come la depressione respiratoria, le allucinazioni, la difficoltà a camminare o parlare, ma anche il coma, lo schock anafilattico e l’arresto cardiaco. Tanto efficace, quanto pericoloso, quindi: si stima che la dose letale per l’uomo sia di 2 milligrammi.

Qualche dato sull’uso illegale di fentanyl negli Stati Uniti

I dati che arrivano dai Cdc americani, che fotografano gli effetti del consumo quasi indiscriminato di oppiacei soggetti a prescrizione, parlano di oltre 107mila decessi per overdosi negli Stati Uniti nel solo 2021, dopo i quasi 92mila del 2020 e i 70mila dell’anno ancora precedente. Un dato in crescita, soprattutto a causa delle droghe sintetiche, apparentemente più efficaci e a basso costo, come il fentanyl, a cui si attribuisconono più dei 70mila decessi totali. “Il fentanyl, che è a buon mercato – ha spiegato la Dea – viene spesso mescolato ad altri farmaci, anche all’insaputa di chi lo consuma”, cosa che ne amplifica i rischi.

Per gli esperti, la crescita del consumo sarebbe in parte dovuta alla pandemia da Covid-19, che ha costretto intere comunità all’isolamento e all’emarginazione, inducendo una vera e propria “epidemia silenziosa” di morti per droga, tanto che il Governo statunitense ha annunciato da qualche mese un piano d’azione per combattere la crisi, incentrato su tre fronti: migliore assistenza alle persone non autosufficienti, maggiori risorse nella lotta al narcotraffico e adozione di misure per la riduzione del danno, come la distribuzione di naloxone, un antidoto in caso di sovradosaggio.

Ciò sembra aver funzionato solo in parte: secondo dati più recenti, il fentanyl sarebbe ancora tra i farmaci diffusi illegalmente più sequestrati nel Paese nel corso del 2022. Si parla di 379 milioni di dosi: una quantità elevatissima che, secondo la Dea, basterebbe a cancellare tutti gli abitanti sulla Terra, se fosse immessa sul mercato. Un’ipotesi improbabile, che però aiuta a capire la rilevanza della lotta anti droga che stanno portando avanti. “La quantità sequestrata quest’anno sarebbe stata sufficiente a uccidere tutti i 330 milioni di residenti negli Usa”, ha detto Anne Migram, direttrice della Dea. Ma non c’è solo il fentanyl. L’agenzia ha intercettato anche 594mila chili di metanfetamina, 2mila di eroina e 200mila di cocaina. Un fiume che a livello mondiale vale 250-300 miliardi di dollari.