Lione Juve women. La Juventus women è fuori dalla Women’s Champions League. Il rammarico c’è per come si era strutturato il cammino ma c’era anche la consapevolezza che il girone era un girone di ferro considerato la presenza di due squadroni che hanno fatto finora la storia del calcio femminile a livello internazionale: l’Arsenal e il Lione.
Sembrava un amissione impossibile eppure le bianconere sono riuscite a fermare per ben due volte le pluricampionesse d’Europa in carica sul pareggio sia a Torino che in casa loro questa sera.
Serviva una vittoria per accedere alla fase successiva e purtroppo non è arrivata ma la prestazione è stata all’altezza delle grandi. Il gruppo C era il gruppo più complicato di tutta la competizione e in fin dei conti le ragazze di Montemurro si sono ben comportate. Escono a testa alta senz rimproverarsi nulla.
Lione Juve women: la sintesi della partita
PRIMO TEMPO
Il Lione attacca, la Juve prova a sfruttare le poche occasioni in profondità concesse dalla squadra francese. Henry, schierata in campo dal primo minuto, offre una palla splendida a Horan che sbaglia i tempi della conclusione.
Gara molto intensa, la si gioca soprattutto a centrocampo e le occasioni da rete sono pochissime. Al 20’ però il Lione va vicino al gol con Salvai che all’ultimo istante è brava ad anticipare Le Sommer su un cross di Cascarino.
Poi è la volta di Grosso che chiude provvidenzialmente su una conclusione dell’attaccante del Lione Cascarino. La Juve trova pochi spazi per servire Beerensteyn, molto temuta dalla retroguardia francese.
SECONDO TEMPO
Nel secondo tempo il Lione prova a rendersi più pericoloso, Peyraud-Magnin fa due splendidi interventi e salva due gol clamorosi, prima su un colpo di testa angolatissimo di Le Sommer, poi su una conclusione di Cascarino che dopo la respinta dell’estremo bianconero conclude sul fondo.
La Juventus con il passare dei minuti si fa sempre più coraggiosa anche perché i minuti passano, Caruso imbeccata da Girelli calcia bene, ma la conclusione è centrale per poter impensierire il portiere avversario.
Poi Girelli tenta il colpaccio con una deliziosa deviazione di tacco su calcio d’angolo: idea è geniale ma palla finisce fuori. Viene messa dentro anche Cantore per creare superiorità offensiva. Dentro poi anche la giovanissima Duliljan (19 anni) e Bonfantini.
Il Lione controlla, anche se con un pò di affanno. Cantore cerca una conclusione dell’ultimo istante, ma Endler blocca. Il risultato non si schioda dallo 0 a 0 e sarà quello finale che condanna la Juve a lasciare il torneo continentale più prestigioso.
Lione Juve women: il tabellino
Lione (4-4-2): Endler; Sombath, Gilles, Renard, Bacha; Henry, Egurrola; Horan, Marozsan; Cascarino, Le Sommer. A disp.: Paljevic, Holmgren, Jaurena, Morroni, Majri, Dabritz, Van de Donk, Cayman, Bruun, Becho, Malard. All.: Bompastor
Juventus (4-3-3): Peyraud-Magnin; Lenzini, Rosucci, Salvai, Boattin; Caruso, Pedersen, Grosso; Bonansea, Girelli, Beerensteyn. A disp.: Aprile, Forcinella, Gama, Cernoia, Cantore, Lundorf, Zamanian, Bonfantini, Schatzer, Pfattner, Sembrant, Dulijan. All.: Montemurro
Arbitro: Jana Adámková CZE.
Lione Juve women: le dichiarazioni post partita
Le dichiarazione post partita sono state rilasciate dall’allenatore Joe Montenurro, dal capitano Cecilia Salvai e dal portiere Pauline Peyraud Magnin. L’allenatore italo australiano si è soffermato soprattutto sul livello di attenzione che fa la differenza nelle competizioni come la Champions:
«Questa sera avevamo soltanto un risultato a disposizione: la vittoria, ma purtroppo non è arrivata. Questo è il calcio e questo è stato il verdetto del campo. C’è rammarico, ovviamente, perchè usciamo dalla competizione avendo perso soltanto una partita su sei. Purtroppo, però, la Champions League è una competizione nella quale la concentrazione deve sempre essere altissima perchè non appena abbassi la tua attenzione le avversarie ti colpiscono ed è quello che è successo nella sconfitta di misura a Londra contro l’Arsenal. Usciamo arricchiti da questa esperienza europea perchè abbiamo affrontato squadre molto forti in stadi davvero importanti. Questo deve essere il nostro livello dal quale ripartire, sono orgoglioso di queste ragazze».
Il capitano Cecilia Salvai invece ha rimarcato la crescita della squadra a livello europeo evidenziando come quest’anno la Juve se la sia giocata alla pari contro le pretendenti più blasonate.
«Chiaramente non siamo felici perchè avremmo tanto voluto passare la fase a gironi, però ci resta di buono la prestazione di questa sera che è stata sicuramente di livello. È evidente che dobbiamo crescere ancora perchè in queste partite bisogna essere semplicemente perfette. Non dobbiamo dimenticare, ovviamente, che avevamo davanti le campionesse d’Europa in carica alle quali facciamo i complimenti per la qualificazione ai quarti di finale. Nonostante la nostra Champions League sia finita qui torniamo a casa con la consapevolezza di essere cresciute tanto, anche soltanto confrontando questa edizione con quella passata. Le partite di questa stagione ce le siamo giocate alla pari con le nostre avversarie, molto di più rispetto all’anno scorso. Non siamo riuscite ad accedere alla fase a eliminazione diretta, ma abbiamo dimostrato coraggio e personalità in tutti i match che abbiamo disputato. Ripartiamo da qui».
Anche il portiere francese della Juve infine ha detto la sua:
«Siamo uscite da questo stadio contro le campionesse d’Europa in carica con uno 0-0 che non è assolutamente un risultato deludente, ma purtroppo non è bastato per passare il turno. Siamo dispiaciute perchè avremmo voluto andare avanti in Champions League. Le mie parate sono state decisive? Ho cercato di fare del mio meglio per tenere la gara in equilibrio fino alla fine. Aiutare le mie compagne è il mio compito e ogni giorno lavoro per continuare a migliorarmi».