Velocizzare le procedure per la vendita di Ita Airways: questo lo scopo del nuovo Dpcm approvato dal Consiglio dei ministri. Fonti di governo chiariscono che alla base del nuovo decreto ministeriale c’è la volontà di accelerare le procedure per la cessione, in modo da tutelare la compagnia e i suoi dipendenti. Il precedente Dpcm, datato marzo, prevedeva che il ministero dell’Economia e delle Finanze cedesse la quota di controllo della compagnia: questa revisione consentirebbe anche l’ingresso di un partner con una quota non di maggioranza.
In un intervento nel corso del Cdm a proposito delle sorti di Ita, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti avrebbe confermato che il governo si sta impegnando per cercare “un partner industriale per farla funzionare”.
Ita Airways, l’ad Lazzerini: “Stiamo lavorando molto con Lufthansa”
Sulla questione della vendita di Ita Airways è intervenuto Fabio Maria Lazzerini, amministratore delegato della compagnia aerea di bandiera italiana, a margine di un evento all’aeroporto di Trieste-Ronchi dei Legionari nei pressi di Gorizia.
Confermo che stiamo lavorando molto con Lufthansa, in maniera molto collaborativa, stiamo condividendo informazioni con loro. Per quanto riguarda la vendita, invece, quanta quota e in che modalità lo deciderà il ministero delle Finanze.
L’ad della compagnia aerea ha anche annunciato che “per la prima volta negli ultimi venti anni, nel budget della compagnia di bandiera italiana, i ricavi superano i costi“, anche grazie alla “molta attenzione ai costi”.
L’aumento di carburante, del 107 per cento, ha impattato solo per il 55/60 per cento dei conti, il resto è stato compensato da maggiori ricavi e dal risparmio dei costi. Siamo una startup nata nell’ottobre 2021, poco dopo c’è stato Omicron, poi la guerra, poi il caro carburante. Eppure, nonostante questo, la compagnia sta avendo performance decisamente superiori alle aspettative.
Ita, Lezzerini conferma l’arrivo di 39 nuovi aerei nel 2023
Per l’occasione, Lezzerini ha confermato la messa a disposizione dei consumatori di “39 nuovi aerei” in programma per il 2023: “un investimento importante, rinnoviamo la flotta”. Il dirigente ha inoltre rivelato che alla fine del prossimo anno “il 50 per cento della flotta sarà già di nuova generazione“, tagliando corto con una battuta.
Abbiamo bisogno delle risorse giuste: diversamente da quello che avviene nel settore militare a bordo chiedono ancora un comandante e un primo ufficiale per piloti, e non c’è un joy stick da qualche parte.