Taglio cuneo fiscale aumenti stipendi 2023, quanto risparmieranno sui versamenti contributivi i lavoratori dipendenti per avere una busta paga netta più elevata? Con le nuove regole che entreranno in vigore con la legge di Bilancio, l’aumento maggiore nelle buste paga sarà per chi guadagna 25.000 e 22.500 euro annui lordi, con un incremento nel cedolino mensile che va da 41 a 37 euro per un totale sulle dodici mensilità rispettivamente di 493 e 444 euro. Sono queste le due fasce di reddito che beneficeranno di uno stipendio netto più alto rispetto alle altre per effetto del nuovo cuneo fiscale, misura che taglia le imposte del 3% dei lavoratori alle dipendenze che il governo guidato da Giorgia Meloni si appresta a varare per i redditi annui fino a 35.000 euro. La misura somma il taglio del 2% già applicato nei cedolini del 2022 dei lavoratori dipendenti a un ulteriore 1% del 2023 applicato però ai redditi fino a 25.000 euro. L’effetto meno rilevante sugli stipendi si avrà per chi percepisce tra i 10.000 e i 12.500 euro all’anno.

Taglio cuneo fiscale, di quanto aumentano gli stipendi nel 2023

Con il taglio del cuneo fiscale, infatti, chi guadagna 10.000 euro lordi all’anno avrà in più in busta paga 19,25 euro mensili nel 2023, pari a 231 euro totali fino alla fine dell’anno. Di poco più alti saranno gli stipendi di chi guadagna 12.500 euro: l’aumento mensile si traduce in 24 euro in più, corrispondenti a 288 euro a fine anno. Sullo stesso livello saranno gli aumenti degli stipendi di chi percepisce 15.000 e 17.500 euro all’anno: gli incrementi saranno di quasi 29 euro mensili, per un totale a fine 2023 di circa 346 euro. Quasi 33 euro mensili in più li avranno i dipendenti che guadagnano 20.000 euro lordi all’anno (per un totale di 395 euro di risparmi nel 2023) mentre, escludendo le fasce di 22.500 e 25.000 euro già descritte, gli stipendi superiori avranno tutti aumenti al di sopra dei 30 euro mensili.

Aumenti stipendi 2023 per chi guadagna oltre 25.000 euro

Le ultime novità sulla legge di Bilancio 2023 hanno riservato il 3% (2% del 2022 più l’1% del 2023) ai redditi dei lavoratori dipendenti fino a 25.000 euro. Le precedenti previsioni di Manovra, invece, prevedevano il 3% per i redditi fino a 20.000 euro. Superata la soglia dei 25.000, pertanto, gli aumenti degli stipendi tendono a decrescere rispetto al massimo risparmio che si ha in corrispondenza del limite del 3%. Chi guadagna 27.500 euro all’anno, infatti, percepirà un aumento mensile di 30,18 euro (362 in tutto il 2023), di poco inferiore a chi percepisce 30.000 euro all’anno (32,92 euro di aumento al mese, 395 euro all’anno, gli stessi aumenti di chi percepisce 20.000 euro all’anno). Per concludere, i redditi di 32.500 euro avranno un aumento di 30,51 euro (366 euro all’anno), mentre quelli di 35.000 euro si incrementeranno di 32,85 euro mensili, pari a 394 euro all’anno.