Lo sciopero della sanità in tutto il Regno Unito si sta intensificando mentre gli infermieri e il personale delle ambulanze si uniscono per protestare contro i salari. Il ministro della salute britannico intanto ha chiesto alla popolazione di ridurre le attività sportive per evitare di farsi male e finire in ospedale.
Sciopero della Sanità nel Regno Unito: “Evitate attività rischiose”
Circa 10.000 infermieri del Servizio Sanitario Nazionale in Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord stanno prendendo parte allo sciopero per protestare contro gli aumenti salariali programmati per il prossimo anno mentre i sindacati sostengono che l’aumento salariale non tiene conto dell’inflazione e l’aumento del costo della vita.
Il ministro della Sanità Will Quince ha chiesto intanto di evitare “attività rischiose” come sport di contatto o correre su strade ghiacciate, affermando che stanno lavorando con i sindacati delle ambulanze per rispondere alle emergenze di alto livello durante gli scioperi.
Il governo si sta già avvalendo dell’aiuto di 1.200 membri militari e 1.000 dipendenti pubblici per colmare le carenze di personale durante gli scioperi delle ambulanze. Gli ospedali sono stati anche esortati a liberare i loro letti dimettendo i pazienti che possono uscire.
Il segretario di Stato per la Salute Steve Barclay, ha inoltre invitato i cittadini ad “usare il buon senso” per evitare di mettersi in situazione che richiedano di andare in ospedale.
Un concetto che è stato esemplificato in modo più chiaro dal direttore del servizio sanitario nazionale dell’Inghilterra, Stephen Powis, che ha consigliato di evitare di “ubriacarsi al punto di dover andare al pronto soccorso”.
Aumentano i casi di scarlattina e infezioni
Gli scioperi arrivano mentre l’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito avverte di un aumento della scarlattina e di gravi infezioni di gruppo A, una malattia grave e talvolta pericolosa per la vita che si verifica quando i batteri invadono parti del corpo, come il flusso sanguigno. Ci sono già state oltre 7.750 infezioni da scarlattina in questa stagione, rispetto alle 2.538 segnalate durante la stagione 2017-2018, l’ultima volta che i casi erano relativamente alti.