Dopo tanti mesi dall’entrata in vigore del taglio dei parlamentari è il momento di alcuni primi bilanci, sia dal punto di vista economico sia da quello politico. In particolare è proprio il presidente del Senato Ignazio La Russa a intervenire sulla questione dei primi effetti del taglio dei parlamentari, definendolo “un buco nell’acqua”. L’occasione, quella dello scambio di auguri con la Stampa parlamentare, è diventata propizia per poter organizzare al meglio temi, analisi e risposte sul tema del taglio dei parlamentari.
Dopo tanto tempo, dunque, il presidente del Senato dice la sua sul taglio dei parlamentari, bocciandola parzialmente: “La riduzione del numero dei parlamentari sulla base di giuste considerazioni di risparmio visti i risultati non penso sia valsa la pena. Penso che abbiamo fatto un mezzo buco nell’acqua. Ma ‘cosa fatta capo ha’”, afferma il presidente del Senato facendo riferimento al poco risparmio per le casse pubbliche. Proprio su questo aspetto lo stesso La Russa ha rimarcato le principali problematiche, legate non solo a una gestione dei risparmi ma anche a un profilo analitico diverso, quello degli spazi. “Sicuramente un risparmio ci sarà pur se ridotto. Poteva essere più ampio vista la riduzione dei parlamentari ma come struttura probabilmente ci si aspettava qualcosa di più”, ha detto ancora La Russa.
Taglio parlamentari: “Aula sempre mezza vuota”
Tra le altre problematiche legate al taglio dei parlamentari, ha sottolineato La Russa, c’è anche quella dall’Aula di Palazzo Madama che appare sempre vuota e spoglia: “Dobbiamo trovare un modo per far sembrare piena l’Aula che invece sembra vuota. Abbiamo tolto la prima fila e forse toglieremo le estreme laterali accorpando al centro i parlamentari superando l’aspetto estetico”. “Per ovviare a qualche disfunzione sono state fatte delle modifiche al regolamento ma c’è ancora il problema delle bicamerali. Mi aspetto che anche la Camera faccia dei passi per rendere più facile e compatibile e agevole il bicameralismo”, ha detto ancora La Russa.