Prescrizione ricette mediche online, il 31 dicembre scade la norma. A fine anno decade il permesso dei medici di inviare le ricette ai propri pazienti via email o messaggio.
Prescrizione ricette mediche online, il 31 dicembre scade la norma
Stop alle ricette elettroniche, il 31 dicembre scade la norma che consente ai medici di famiglia di inviare ai propri pazienti le ricette via email o messaggio. La ricetta elettronica era stata disciplinata da una legge introdotta il 21 marzo del 2020 dall’ex ministro della salute Roberto Speranza e poi prorogata.
Una modalità che negli ultimi due/tre anni ha preso piede, anche grazie alla pandemia, permettendo ai pazienti di non affollare gli studi medici per ritirare le prescrizioni farmaceutiche.
La ricetta elettronica prevede la completa informatizzazione dell’intero ciclo di vita della tradizionale ricetta medica cartacea del sistema sanitario nazionale, la cosiddetta ricetta rossa. Prevede la completa eliminazione del supporto cartaceo, compatibilmente con le modalità alternative per salvaguardare l’erogazione di farmaci o prestazioni anche in assenza di collegamento telematico.
Il paziente, ricevuta per email o per messaggio, la ricetta si presenta in farmacia senza però generare la famosa ricetta rossa.
La richiesta di proroga
Da più parti è arrivata la richiesta di una proroga. Tecnicamente si tratta di una ordinanza della Presidenza del Consiglio che, secondo il sindacato dei medici, andrebbe rinnovata e prorogata.
I primi a chiedere una proroga al Ministro della Salute Orazio Schillaci sono stati infatti gli stessi medici, anche per carenza di questi e sempre più oberati da impropri carichi burocratici con una sempre minore disponibilità di tempo per l’attività clinica, come ha scritto Pina Onotri in una lettera resa pubblica inviata al ministro.
Stop mascherine in rsa e ospedali
Il 31 dicembre inoltre scade anche un altro provvedimento sanitario legato alla pandemia: l’obbligo di usare mascherine in ospedali e rsa che sarà prorogato almeno fino a primavera come ha parlato il ministro Schillaci, anche perché il covid è superato ma non ancora sconfitto.