Giuseppe Marotta ha fissato l’obiettivo stagionale dell’Inter a margine della cena di Natale dei nerazzurri, rilasciando delle dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport.

Marotta svela i sogni dell’Inter per il 2023. E sul Mondiale in Qatar vinto da Lautaro e Correa…

L’Amministratore delegato del club ha affermato: “Il palmares dell’Inter è ricco, ora spetta a noi gestire questo momento e lo vogliamo fare nel migliore dei modi. Speriamo che il 2023 ci possa portare quel trofeo che non abbiamo raggiunto nel 2022. Non siamo superbi ma ambiziosi. Alla ripresa dobbiamo subito essere competitivi contro un avversario come il Napoli che finora ha dimostrato di essere il più forte“.

Marotta ha commentato la vittoria dell’Argentina di Leo Messi contro la Francia, nel Mondiale di Qatar 2022: “Si è appena conclusa una pagina bellissima del calcio a dimostrazione di come sia un fenomeno di aggregazione bellissimo. È normale che noi vogliamo ricominciare con la voglia di toglierci grandi soddisfazioni. Siamo felici per Lautaro e Correa. La vittoria del Mondiale rappresenta l’aspetto più importante nella carriera di un giocatore. Siamo fiduciosi che il Toro possa ricevere una carica grande per dimostrare a San Siro, e non solo, tutte le sue qualità“.

Su Romelu Lukaku: “È un giocatore che ama l’Inter e questo lo abbiamo capito da tempo. Ci aspettiamo qualcosa di importante da lui. È alle prese con questo fastidio muscolare ma penso sia ristabilito, deve ritrovare la condizione, ma ha una grande carica e determinazione“.

Simone Inzaghi: “Niente è ancora perso”

A parlare ai giornalisti, anche il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi: “La nostra è stata una stagione gratificante, con due titoli vinti e lo Scudetto conteso fino all’ultima giornata. Ora si riparte e dobbiamo fare del nostro meglio. Lo dobbiamo a noi stessi e ai nostri tifosi che non ci hanno mai abbandonato nei momenti difficili, i tifosi ci sono sempre stati per noi. Nulla è perduto, cercheremo di ripartire al meglio“.

Inter, parla il Presidente Steven Zhang

Durante la cena dell’Inter ha parlato anche il Presidente nerazzurro Steven Zhang: “Per la prima volta dopo tre anni possiamo essere qui. Sono tutti eccitati, approfitto per augurare Buon natale a tutti. Vogliamo vincere tanti trofei nel 2023, questo è l’obiettivo del club in ogni stagione. Lo abbiamo fatto negli anni scorsi, per i tifosi non c’è dubbio. Prima di tutto sono molto contento per Lautaro, che ha ricevuto parecchie critiche per due partite non giocate male ma ha saputo reagire portando l’Argentina sul detto del mondo. Lo abbiamo visto crescere all’Inter per cinque anni, è migliorato tanto; siamo soddisfatti e orgogliosi di lui. Per Lukaku siamo molto fiduciosi; ci sono alti e bassi per ogni giocatore, ma si sta allenando duramente tutti i giorni. Ci aspettiamo grandi cose“.

Il CEO Alessandro Antonello apre al nuovo San Siro stadio

A prendere parte alla festa natalizia, anche il CEO Corporate dell’Inter Alessandro Antonello, che ha toccato diversi argomenti, tra cui uno che sta molto a cuore ai tifosi: “Adesso inizia il campionato e ci auguriamo che come detto al mister ci sia l’entusiasmo da parte dei ragazzi per raggiungere traguardi sportivi. Poi la società sta lavorando per dare stabilità e crescita in un momento difficile per tutti con l’energia che ci contraddistingue e con l’ambizione di raggiungere traguardi importanti. Ho avuto la possibilità di essere a Doha per visitare due Quarti di finale in impianti all’avanguardia e penso che l’esempio dato dal Qatar, con impianti che possono garantire un’esperienza diversa, siano da perseguire anche per Milano e per il club. Ci auguriamo di poter procedere secondo le linee del comune costruendo il nuovo San Siro a Milano. Il nostro benchmark è quello di aver stadi moderni come quelli di Premier League e come quello del Tottenham in particolare. Giovedì ci sarà un passaggio politico con l’indirizzo del consiglio comunque in seguito al dibattito pubblico. Se ci fossero indicazioni contrarie alla costruzione del nuovo San Siro in quella zona, metteremmo in pratica il piano B che punta alla costruzione di un nuovo impianto da un’altra parte. Esistono da sempre soluzioni secondaria, abbiamo identificato alcune aree. Appena avremo chiaro il destino del nuovo stadio a San Siro saremo in grado eventualmente di mettere in pratica il piano B altrove“.