La questione morale. Un tema che già nel 1980 venne sollevato da Enrico Berlinguer, che guardando l’allora Democrazia Cristiana vedeva come la crisi dello scudo crociato stesse degenerando “in corruzione, in fenomeni di scollamento, fino a vere e proprie guerre tra bande”.
Una questione morale da risolvere
A distanza di oltre 40 anni da queste parole, a 30 anni da Mani pulite, la questione morale è riportata in auge al centro del dibattito politico nel centrosinistra, da un Qatargate che rischia di minare seriamente le istituzioni europee. Ma anche le italiane, senza dimenticare la vicenda che ha colpito Aboubakar Soumahoro, l’ormai ex leader dei braccianti caduto in disgrazia per le grane familiari e che solo poche settimane fa entrava a palazzo Montecitorio, alla Camera dei Deputati, indossando gli stivali sporchi di fango che rappresentavano la rivincita degli ultimi, e che invece gli ultimi avevano visto sottratti proprio dal neo-deputato.
Il Qatargate riaccende la crisi delle istituzioni
Trolley pieni di soldi, promesse infrante, organizzazioni non governative utilizzate per arricchire pochi “eletti” bloccati dai servizi segreti di 5 Paesi e da cui tutti ora prendono le distanze. Eva Kaili è stata fermata, il suo compagno Francesco Giorgi è in carcere, così come Antonio Panzeri, che ha riportato in Articolo 1 – il partito guidato dall’ex ministro della Salute Roberto Speranza – la ormai internazionale moral suasion, citando proprio il rappresentante nell’eurocamera di Bruxelles del partito, Marc Tarabella. Italiano di origine, belga di nascita.
La questione morale e il prendere le distanze
Sotto la lente degli 007 europei anche il segretario generale della Confederazione europea dei sindacati Luca Visentini, Niccolò Figà Talamanca, segretario dell’Ong No Peace Without justice, la seconda organizzazione colpita dalle indagini insieme alla Fight Impunity costruita da Panzeri. Nel frattempo, Eva Kaili è stata destituita quale vicepresidente del Parlamento europeo, il Partito democratico ha sospeso Andrea Cozzolino, la leader di più Europa Emma Bonino si è dimessa dal board della Fight impunity di Panzeri. Allontanare le mele marce sembra essere quindi la strategia migliore, o comunque la strada più percorsa per evitare rischi. Il tutto mentre la macchia si allarga e, come sul bagnasciuga, c’è una vera fuga dalla marea che cresce.