Iran – Oggi Majid Tavakoli è stato rilasciato su cauzione dalla prigione Evin di Teheran dopo 89 giorni dietro le sbarre. L’uomo era stato arrestato poco dopo l’inizio delle proteste contro il regime scatenate dalla morte di Mahsa Amini che era stata arrestata dalla polizia una per presunta violazione delle rigide regole iraniane sull’abbigliamento femminile. Proprio nel giorno della sua liberazione, Il Corriere della Sera ha pubblicato la traduzione di un audio di un ex detenuto che ha denuncia le atroci torture in cui i dissidenti sono stati costretti a violentarsi tra loro, mentre erano filmati.
Chi è l’attivista iraniano rilasciato?
Tavakoli ha trascorso gran parte dell’ultimo decennio e mezzo entrando e uscendo dal carcere ed è diventato importante come leader studentesco durante le proteste di piazza del 2009 per le contestate elezioni presidenziali. È enormemente rispettato dagli attivisti come uno dei più astuti e analitici attivisti per i diritti rimasti in Iran. Nel 2013 ha vinto lo Student Peace Prize, che viene assegnato ogni due anni in Norvegia.
Il suo rilascio arriva dopo che le autorità iraniane alla fine di novembre hanno rilasciato l’eminente dissidente Hossein Ronaghi, anch’egli arrestato all’inizio delle proteste e che aveva fatto uno sciopero della fame di due mesi.
Il fratello di Majid: “Liberate anche gli altri”
L’Iran ha arrestato importanti avvocati, attori, personaggi della cultura, giornalisti e attivisti in un giro di vite che secondo le Nazioni Unite ha visto almeno 14.000 persone arrestate.
Siamo felici di questa notizia, ma la nostra felicità sarà completa quando tutti i cari che sono in prigione saranno rilasciati
Ha detto Mohsen Tavakoli, postando una foto di suo fratello fuori dal carcere con in mano un mazzo di fiori.
Diversi eminenti attivisti iraniani rimangono in carcere tra cui l’avvocato Mostafa Nili che ha difeso casi di alto profilo ed è stato arrestato a novembre. I due giornalisti iraniani Niloufar Hamedi ed Elaheh Mohammadi che hanno contribuito a esporre il caso di Amini rispettivamente riferendo dall’ospedale e dal suo funerale, sono detenuti da settembre.
Nel frattempo, nel fine settimana le autorità hanno suscitato nuove preoccupazioni internazionali arrestando una delle attrici più note del Paese, Taraneh Alidoosti, che aveva sostenuto le proteste e si era tolta il velo in pubblico.
Gli audio delle torture
La voce che si sente negli audio è quella di Alì, un tassista arrestato a fine ottobre di fronte all’università di Isfahan per aver sostenuto gli studenti nelle proteste in nome di Mahsa Amini
Ci portavano in una stanza e ci riempivano di botte, ci minacciavano e ci ordinavano di violentarci a vicenda. Sul soffitto, una telecamera che riprendeva tutto dice l’audio del whattsup inviato al quotidiano italiano. I filamti servivano come prova per incastrare i manifestanti.