Nel presepe vivente di Graffignano Gesù è femmina. Il paesino della Tuscia, in provincia di Viterbo, torna quest’anno ad ospitare il presepe vivente dopo gli anni di stop dovuti alla pandemia. Per rappresentare Gesù bambino nella culla, infatti,è stata scelta Linda, una bimba di appena 4 mesi. Sarà lei la protagonista della rappresentazione che prenderà vita i giorni 26 dicembre e 6 gennaio 2023 per iniziativa del Comitato San Martino vescovo.

Presepe vivente Graffignano, dove si trova, quando si svolge la rappresentazione. Tutte le info

Linda, che interpreterà il ruolo di Gesù bambino nella rappresentazione che si svolgerà nei giorni del 26 Dicembre e del 6 Gennaio, è anche la figlia del sindaco del paesino in provincia di Viterbo. La mamma Gioia interpreterà Maria mentre il ruolo di Giuseppe sarà affidato a Iacopo, uno degli 80 figuranti che daranno vita al presepe nelle vie dell’antico borgo all’ombra del Castello Baglioni scelto da Pupi Avati per girare il film Dante. Per l’occasione l’intero centro del paesino, via Didentro e tutti i suoi vicoli, diventerà un teatro a cielo aperto per ospitare i personaggi più famosi dei presepi: dai pastori al fabbro con la sua incudine, dal casario intento a preparare i formaggi fino a giovani che si incontrano nella locanda. In un cortile stazioneranno anche i soldati romani, tutti impegnati nelle loro attività così da rendere il presepe interattivo con i visitatori. Da anni saltava l’appuntamento con il presepe vivente di Graffignano a causa delle norme anticovid. La prima edizione si era tenuta nel 2019: quest’anno torna per allietare residenti e visitatori. E non è l’unica attrazione natalizia della zona: al Castello Baglioni, infatti, verrà allestita la casa di Babbo Natale, con luci e addobbi colorati, giochi di fumo e bolle e stand per ricevere cioccolata calda e zucchero filato. Oltre a Babbo Natale, sarà presente anche Olaf, la simpatica mascotte di Frozen. Organizzato dall’associazione Filo…Sofie, sarà visitabile anche il primo gennaio.

Presepe vivente, origine e tradizione

Dopo due anni di limitazioni a causa del Covid, i borghi italiani riaccendono le luci dei presepi viventi in occasione del Natale 2022. Una festa della devozione e della tradizione locale che è anche spesso una vetrina e celebrazione degli antichi mestieri. Il presepe vivente è una tradizione cristiana di origine esclusivamente italiana: il primo della storia, infatti, fu realizzato da San Francesco d’Assisi a Greccio, borgo medievale a 15 chilometri da Rieti , nel Lazio, nel 1223. Da allora, questa tradizione si diffuse in tutta l’Italia e negli altri Paesi cristiani grazie a una sentita partecipazione popolare.Sono infatti gli stessi abitanti di un quartiere, di una frazione o di un intero paese, i protagonisti dei presepi viventi che puntano a far rivivere gli antichi mestieri, spesso scomparsi, tipici di un territorio. I presepi viventi sono quindi l’occasione non solo per ricordare la nascita di Gesù e le vicende ad essa collegate (attraverso una ricostruzione storica di usi e costumi del tempo in cui nacque), ma anche per scoprire le peculiarità di un territorio, con rappresentazioni che chiamano in scena spesso anche di centinaia di figuranti. L’occasione per famiglie e gruppi di visitatori di ogni numero, contesto e provenienza, per ammirare la bellezza di antichi borghi, scoprire le storie e i sapori di un tempo passato.