Sale l’apprensione negli ospedali italiani per il virus sinciziale RSV in seguito ad una vera e propria epidemia con un’impennata di casi nei neonati.

Il virus sinciziale attacca le vie respiratorie e colpisce prevalentemente i bambini. Gli esperti della Società Italiana di Neonatologia (SIN) hanno affermato che il virus si sta diffondendo molto più velocemente degli anni passati e in maniera molto più violenta. In questi giorni infatti si sta notando un picco di ricoveri di bambini sotto i due anni, le cui cure hanno richiesto anche il trasferimento in terapia intensiva.

Senza mezzi termini, il professor Luigi Orfeo, presidente di Società Italiana di Neonatologia e direttore dell’Unità operativa complessa di Pediatria, Neonatologia e Terapia intensiva neonatale (TIN) al Fatebenefratelli di Roma, ha lanciato l’allarme.

“Siamo in epidemia. Il virus respiratorio sinciziale sta avendo lo stesso andamento del virus influenzale, nel senso che quest’anno si è anticipato rispetto agli anni passati e si sta manifestando in maniera sicuramente molto più violenta, quindi con una contagiosità maggiore e anche con una gravità di infezione ben superiore rispetto agli anni passati”.

L’alto numero di casi registrati è un’eccezionalità per questo periodo stagionale, poiché gli esperti si aspettavano il picco tra Febbraio e Marzo. Mentre quest’anno la massima potenza di contagio del virus sarà probabilmente registrata proprio in questo periodo e non oltre i primi giorni di Gennaio.

Il dottor Orfeo ha poi spiegato i sintomi della malattia che attacca le vie respiratorie e la pesante evoluzione che la patologia può avere in alcuni pazienti.

“Il virus respiratorio sinciziale può causare una malattia che si chiama bronchiolite. Questo può condurre a insufficienza respiratoria e necessitare anche di intervento di tipo intensivo, quindi di ricovero nelle terapie intensive neonatali e pediatriche.”

La bronchiolite è una malattia che colpisce la porzione periferica dell’albero bronchiale del bambino. L’infezione virale che si sviluppa in questa zona determina problemi respiratori che seppur guaribili possono causare lesioni permanenti di entità variabile.

Epidemia virus sinciziale nei neonati: come riconoscere la malattia

È molto complicato per un genitore distinguere l’infezione sinciziale da un malanno di stagione. I sintomi infatti non differiscono da un banale raffreddore ma il quadro clinico può peggiorare improvvisamente con cali repentini dell’ossigenazione nel sangue e difficoltà nel respirare.

Il dottor Orfeo suggerisce massima attenzione e osservazione dei sintomi, con il consulto medico ai primi segnali.

“Purtroppo queste malattie possono simulare un banale raffreddore, ma se dovesse comparire una tosse secca e stizzosa, insistente, se si dovesse presentare una difficoltà respiratoria, con un aumento della frequenza e anche della rumorosità del respiro, e se il bambino rifiutasse il cibo ecco, questi sono tutti segnali che la malattia sta progredendo, che la gravità aumenta e bisogna quindi immediatamente portarlo dal pediatra per valutare il ricovero”. 

I neonati nati prematuri o con complicanze sanitarie pregresse possono essere maggiormente soggetti all’esposizione al virus e ad una sua manifestazione di grave livello.

Soprattutto infanti che soffrono di cardiopatie congenite o di malformazioni alla nascita potrebbero necessitare di ricovero in ospedale e aver bisogno di assistenza respiratoria attraverso l’utilizzo di respiratori automatici.

Come prevenire il contagio

Il dottor Orfeo ha espresso grande preoccupazione sottolineando la situazione di grave emergenza in prossimità del periodo natalizio con il rischio maggiore che i bambini vengano in contatto con un notevole numero di persone per le visite di ospiti e parenti.

È essenziale dunque seguire alcuni accorgimenti per evitare il possibile contagio da parte dei neonati con questo temibile virus.

In primo luogo è consigliato che bambini di età inferiore ai sei mesi non entrino in contatto con persone che hanno avuto di recente infezioni respiratorie, come ad esempio l’influenza stagionale.

Chi si interfaccia con il neonato dovrebbe lavarsi bene le mani prima di ogni contatto, evitare di baciare i bambini e soprattutto evitare di fumare in loro presenza. È alta infatti la possibilità che il fumo possa veicolare l’infezione verso il neonato e generare gravi danni al bambino. Infine, i genitori non devono esitare se notano qualche comportamento strano quali respiro affannoso e rumoroso e rivolgersi immediatamente al pediatra.