A Bologna un senzatetto 75enne è stato trovato morto su una panchina in via San Felice. Da quanto si è appreso, l’uomo era crotonese di nascita e residente ufficialmente in Appennino, a Marzabotto e frequentava diverse mense cittadine. 

A chiamare i soccorsi è stato un passante intorno alle 6.30 di questa mattina, Martedì 20 Dicembre, dopo averlo notato su una panchina ha infatti subito allertato il 118 e poi i sanitari, come di prassi, hanno avvisato i Carabinieri. 

Oltre a inviare l’ambulanza, il 118 ha attivato anche una App salvavita che allerta un circuito di tassisti che hanno a bordo il defibrillatore e così il primo ad arrivare sul posto è stato proprio un autista Cotabo, Roberto Mantovani, pochi secondi prima dell’ambulanza.

“Alle 6.50 mi è arrivata la chiamata, grazie al sistema del 118 che ha attivato una App che viene data agli operatori che hanno l’abilitazione per usare il defibrillatore, spiega Mantovani, sui nostri taxi ci sono i defibrillatori, abbiamo questa applicazione e il 118 la attiva quando c’è un’emergenza di questo tipo, legata presumibilmente a un arresto cardiaco. Noi possiamo essere più vicini dell’ambulanza, così il nostro collega Francesco ha salvato la vita a una persona, ma nel mio caso stamattina non c’è stato niente da fare”.

Inutile la corsa di Roberto Mantovani, meglio noto come Red Sox, che non ha potuto soccorrere il senzatetto. Il decesso era probabilmente già avvenuto, verso le 5 del mattino, sul corpo non sono stati ritrovati segni di violenza e la morte viene ricondotta, nel gergo burocratico, a “cause naturali”.

Mantovani rimane con la grande desolazione di chi vede una persona morire in mezzo alle vetrine dei negozi del centro.

“Io non ho fatto in tempo a fare niente, subito dopo di me è arrivata l’ambulanza, ho solo potuto vedere l’uomo anziano seduto in modo innaturale su una panchina in via San Felice 24. Le due persone che erano già lì, abitanti del quartiere che hanno allertato il 118, hanno detto che da circa un mese lo vedevano dormire su quella panchina, c’erano anche dei cartoni in terra. Non era la prima volta, era una persona che dormiva in strada da un po’”.

Bologna senzatetto morto in Via San Felice: “Piano freddo” in città

Dal 1° Dicembre a Bologna è scattato il “Piano freddo” con i servizi alle persone senza casa che conta 238 posti letto.

Sono 6 i servizi invianti, di cui 2 servizi sociali (SST e SSBS) e 4 servizi di prossimità (Help Center Mobile,/sms, unità di strada, Città Invisibili e Pris); 3 i laboratori di comunità per l’accoglienza diurna; 8 strutture di accoglienza Asp (Ente gestore Arcolaio); 8 parrocchie accoglienti; oltre 30 realtà di volontariato coinvolte; 4 mesi di funzionamento, 15 giorni di accoglienza rinnovabili e 238 posti letto.

Le strutture, in particolare, sono: Sottocoperta, Fantoni, Beltrame, Villa Aldini, Casa Willy, Locomotiva, Rostom, Rifugio e Beltrame – PRIS. Per un totale di 204 posti. 

Una novità per aiutare chi non ha un riparo dal freddo è data anche dalla possibilità di segnalare situazioni di fragilità. Si tratta di una e-mail all’indirizzo [email protected] alla quale anche la cittadinanza può segnalare eventuali situazioni di disagio e persone in difficoltà.

C’è poi anche la questione dei lavoratori poveri, che crescono sempre di più e per i quali una struttura, in via Fantoni, aperta 24 ore su 24 per consentire a chi ne ha bisogno di dormire lì nelle ore diurne, visto che molti lavorano la notte. 

Anche il sindaco di Bologna Matteo Lepore, ha voluto commentare la notizia della morte del senzatetto:

“Notizia terribile, la persona di 75 anni frequentava la nostra città da alcune settimane. I nostri servizi lo avevano avvicinato in diverse occasioni perché abbiamo in atto il “piano freddo” e possiamo accogliere molte persone. Ci risulta che non abbia accettato un ricovero notturno. Faremo accertamenti. Per noi è un momento di grande tristezza”.