La federazione Azione/Italia viva ha tenuto una conferenza stampa presso la sala Nassirya del Senato. Una convocazione urgente per denunciare una serie di cose che trovano reazione in un annuncio: il Terzo Polo non parteciperà più ai lavori in Commissione dove, in queste ore, si sta procedendo a gran fatica per approvare il testo della manovra di bilancio che deve andare in Parlamento ed essere approvato entro il 31 dicembre. Nessuna operazione di ostruzionismo – lo ha spiegato a più riprese – i gruppi di Camera e Senato presenzieranno regolarmente in aula quando ci sarà da votare la manovra. Le motiviazioni hanno altre origini: politiche e disciplinari.

Ciriani insulta il Terzo Polo

“Dove vai che sei un miracolato” questo avrebbe detto, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, a Matteo Richetti. A denunciarlo è stato proprio il deputato di Azione in conferenza stampa.

Ci aspettiamo le scuse del ministro Ciriani – ha detto Carlo Calenda – non si insulta un parlamentare eletto. Uno può essere anche presuntuoso, ma non può essere anche ‘ciuccio.

Da qui la decisione di disertare i lavori. Lo ha detto a chiare lettere Luigi Marattin che fa parte della Commissione BIlancio. Le sue parole:

Fin quando si riunirà la commissione noi non parteciperemo più. Avranno un’opposizione in meno a disturbare. Quando il provvedimento andrà in aula parteciperemo. Per noi la partita finisce qui. C’è un limite all’arroganza, c’è un limite alla decenza. Non accettiamo di stare in contesti in cui c’è tutto fuorché la serietà e la responsabilità di governare questo paese.

Situazione fuori controllo

Ma c’è anche un fatto politico: la maggioranza, persa tra le sue pieghe interne, non trova una quadra sulla manovra. Il leitmotiv terzopolista è stato: accusano l’opposizione di mettere i bastoni tra le ruote, ma sono loro a non trovarsi in linea. Così Calenda:

Abbiamo tenuto un atteggiamento costruttivo e responsabile, dicendo a parità di saldi quali erano per noi le priorità del Paese. Su tutti questi punti il governo ha deciso di non tenere conto delle nostre indicazioni. La situazione della manovra è andata completamente fuori controllo.

Poi l’attacco alla tenuta della maggioranza:

Marattin è stato cinque giorni ed una notte in commissione a vederli litigare sulla manovra. La realtà è che questo governo non ha una maggioranza capace di portare avanti questa legislatura. E’ uno spettacolo che non ha memoria in termini di macello del governo. Altro che ‘pronti’…e se non erano pronti? Sono stati votati finora zero emendamenti. Partecipare ai lavori in commissione è in questo momento inutile.

Insomma, la maggioranza di centrodestra non sarebbe così salda. Calenda ne è certo e lo ribadisce sui suoi social:

Noi abbiamo tenuto nei confronti del Governo un atteggiamento costruttivo e responsabile, abbiamo incontrato il Governo dicendo quali erano secondo noi le priorità del Paese. Il Governo ha deciso di non tenere conto delle nostre indicazioni e ci sta anche. Il punto è che la situazione della manovra è andata totalmente fuori controllo. Il processo stesso della manovra si è andato completamente intortando dimostrando che questo Governo non ha una maggioranza capace di portare avanti la legislatura. Di più, il Governo non è in grado di governare. Altro che pronti, e se non erano pronti cosa facevano? Così questo Governo va a sbattere per direttissima.