Arrivano novità per quanto riguarda l’obbligo di indossare le mascherine in tutte le strutture sanitarie italiane, tra cui gli ospedali e le Rsa, che “sarà riprorogato, almeno fino a primavera“: lo ha confermato il ministro della Salute Orazio Schillaci.
Una delle poche cose che mi ha un po’ infastidito da quando sono diventato ministro è che qualcuno ha scritto, e continua ancora oggi a farlo, che volevamo togliere questo obbligo e poi ci abbiamo ripensato. Non ci abbiamo mai ripensato. Non abbiamo tolto l’obbligo e lo riprorogheremo: indossare le mascherine in ospedale è una forma di rispetto verso i pazienti più deboli.
Le parole di Schillaci, intervenuto ai microfoni di Adnkronos, valgono dunque come annuncio ufficioso sulla proroga della misura in scadenza il 31 dicembre. Gli esperti sono ora al lavoro per stabilire la data esatta della nuova scadenza.
Il ministro è tornato anche sul tema delle visite in ospedale ai parenti ricoverati, proponendo una soluzione alternativa.
Ci stiamo lavorando, credo sia davvero l’ultimo tassello e vedremo che misure adottare, anche se lascerei una libertà di scelta ai singoli ospedali, alle singole direzioni sanitarie che conoscono meglio di noi la realtà che dirigono e dunque possono forse intervenire nel modo più appropriato.
Covid, Schillaci: “Questo Natale ce lo siamo meritato”
Il ribadito impegno da parte di Schillaci di utilizzare le mascherine negli ospedali non deve però essere interpretato come una “punizione” per gli italiani: al contrario, il ministro della Salute ci tiene a ribadire che dopo tante sofferenze e restrizioni, il Covid sembra sotto controllo e “finalmente possiamo vivere un Natale in famiglia sereno“. Non bisogna, però, abbassare mai troppo la guardia.
Questo Natale credo che tutti gli italiani se lo siano meritato. Dobbiamo avere però attenzione ai fragili. E’ chiaro che se una persona è sintomatica è meglio non andare a trovare i nonni, oppure è meglio indossare la mascherina se pensa che possa trasmettere qualche virus.
Manovra, Schillaci: “La sanità ha bisogno di più risorse”. Il ministro ribadisce l’importanza della prevenzione
Il ministro della Salute ha colto l’occasione per ribadire “l’attenzione da parte mia e del ministero della Salute verso tutti gli operatori sanitari”.
Siamo arrivati in un momento complesso dopo la pandemia, la guerra in Ucraina, la crisi energetica, però questo Governo ha stanziato per quest’anno 2,15 miliardi in più rispetto a quello preventivato. C’è l’attenzione verso i problemi del Servizio sanitario nazionale che però sono annosi e vengono da dieci anni di definanziamento del Ssn, da una programmazione sbagliata nel numero di accessi alle Facoltà di Medicina.
Quanto al possibile utilizzo dei fondi del Mes, Schillaci ha sottolineato l’importanza del Parlamento, che “è sovrano e prenderà le decisioni che riterrà più opportune”.
E’ chiaro che la sanità ha bisogno di maggiori fondi, però, grazie alla ricerca e all’innovazione, ci saranno.
Nella sanità italiana è dunque necessario “razionalizzare le spese”, anche attraverso gli investimenti nella prevenzione, ritenuta fondamentale dal ministro.
Una prevenzione che deve cominciare dalle scuole elementari, educando i ragazzi più piccoli a un sano stile di vita, che deve riguardare sia abitudini alimentari sane ma anche, ad esempio, l’attività fisica. Altrimenti, per quanti soldi in più si possano mettere in sanità, è un sistema che alla lunga non può reggere.