Pisa cadaveri rinvenuti nel giro di poche ore sulla spiaggia di San Rossore. Il primo corpo era emerso dall’acqua lo scorso 17 dicembre; poi, nel pomeriggio di ieri, 19 dicembre, sarebbe spuntato anche il secondo, trasportato a riva dalle maree. Non è ancora chiaro quale sia l’identità delle vittime e se i due ritrovamenti possano essere in qualche modo collegati; sul caso indaga ora la squadra mobile di Pisa.

Pisa cadaveri rinvenuti sulla spiaggia di San Rossore

Il primo ritrovamento era stato fatto il 17 dicembre scorso da due pescatori che, passeggiando sulla spiaggia di San Rossore, davanti alla foce del fiume Serchio, nel Pisano, si erano accorti di un corpo riverso a terra e avevano subito dato l’allarme alla capitaneria di porto, che aveva poi inviato sul posto la polizia locale e la scientifica, per tutti i rilievi del caso. Secondo quanto emerso finora dalle indagini, condotte dalla squadra mobile di Pisa, il cadavere, in evidente stato di decomposizione, apparterrebbe a un uomo tra i 40 e i 60 anni e sarebbe rimasto per settimane in mare: indossava un costume e un Rolex al braccio e sul suo corpo non sarebbero stati trovati segni di una morte violenta, anche se, per saperne di più, sarà necessario aspettare l’esame autoptico dei prossimi giorni.

Per cercare di identificare la vittima, il cui corpo si trova ora presso l’Istituto di Medicina legale, a disposizione del pubblico ministero, le forze dell’ordine stanno scandagliando le denunce di scomparse presentate negli ultimi mesi. Utili saranno poi la dentatura e le eventuali impronte digitali (sempre che sia possibile evidenziarle), oppure la comparazione del Dna, se fosse necessario. Tra le ipotesi spuntate, anche quella che si tratti di un insegnante che sarebbe sparito lo scorso settembre non molto lontano dal luogo del ritrovamento. Intanto, nel pomeriggio di ieri, 19 dicembre, un secondo cadavere sarebbe emerso dalle acque a poca distanza dal luogo del primo ritrovamento, probabilmente portato a riva dall’ultima mareggiata dopo settimane di permanenza in mare. Stando a quanto si apprende, il corpo, parzialmente ricoperto da legname, apparterebbe anche in questo caso ad un uomo. Di lui si sa che indossava una scarpa rossa e, pare, anche la fede nuziale, con tanto di incisione dei nomi degli sposi e la data di nozze, che potrebbe essere utile per risalire all’identità.

Ravenna cadavere rinvenuto davanti alla banchina della Sapir

Questa mattina un altro cadavere è stato ritrovato a Ravenna, nello speccio d’acqua davanti alla banchina della Sapir, nel porto della città. Sul posto sono immediatamente intervenuti carabinieri e vigili del fuoco e gli inquirenti sono ora al lavoro per cercare di identificare la vittima e comprendere l’accaduto. Stando a quanto emerso finora, sembra che possa trattarsi di una donna che, forse con intenzioni suicide, si era allontanata da casa un paio di giorni fa, facendo perdere le sue tracce. Il cadavere sarebbe stato portato a riva dalla corrente; sarà l’esame autoptico, anche in questo caso, a dirci di più.