CURE PALLIATIVE NUMERI – Le cure palliative sono un trend in continua crescita che conta 1.400 prestazioni a livello ambulatoriale, con circa 600 nuovi pazienti. Negli hospice di Piacenza e Borgonovo 700 malati e 350 pazienti sono seguiti a domicilio attraverso circa un migliaio di visite. I numeri che riguardano l’assistenza trasversale offerta dall’AUSL di Piacenza attraverso la rete delle cure palliative su tutto il territorio provinciale sono notevolmente aumentati.
Cure palliative, numeri in continua crescita. Parlano due dottori
Davide Cassinelli, Case Manager della rete di cure palliative dell’azienda sanitaria locale ha dichiarato: “Un approccio che migliora la qualità della vita dei malati e delle loro famiglia che si trovano ad affrontare problematiche associate a malattie incurabili. Il bisogno di cure palliative è sempre più una necessità e la risposta che riusciamo a metter in campo è completa. I benefici delle cure palliative sono traversali, perché non si occupano soltanto del sintomo, ma cercano di offrire sollievo al paziente e alle famiglie, mettendoci a disposizione e seguendo gli ammalati sia in struttura che a domicilio“. Dal latino “pallium“, che significa “mantello, protezione“, l’Organizzazione Mondiale della Sanità dà delle cure palliative, una definizione piuttosto positiva.
Raffaella Bertè, Direttore della rete di cure palliative dell’AUSL di Piacenza, dichiara: “Le cure palliative nascono nel 2011 con la Legge 38 che divise la rete delle cure palliative da quelle della terapia del dolore. Dopo undici anni possiamo affermare che nella nostra provincia la rete è ben sviluppata in tutti i suoi nodi: quello domiciliare e quello legato agli hospice, dove, nella nostra provincia, si assiste a una copertura del 97% dei casi, passando per l’ambulatoriale e il nodo legato alle consulenze grazie al quale sono stati realizzati protocolli dedicati ai pazienti che affrontano fasi avanzate della malattia. Sono molto contenta di quello che siamo riusciti a costruire in questi anni grazie alla fiducia dell’azienda e al proficuo rapporto con tutti i reparti. Le cure palliative hanno una peculiarità: prendono in carico il paziente ma anche la sua famiglia, e grazie a questo riusciamo a conoscere meglio le varie problematiche avendo la possibilità di costruire un piano terapeutico e assistenziale veramente condiviso“. Infine, Bertè, ha comunicato che l’azienda sanitaria piacentina è capofila di un progetto di ricerca finanziato con 150.000 euro dalla regione Emilia-Romagna, volto a predisporre una serie di dispositivi utili a creare uno strumento di diagnosi efficace nell’ambito delle cure palliative. Il corso della ricerca durerà tre anni, e sarà portata avanti da tutte le reti di cure palliative presenti in regione.
Cure palliative, cosa sono e a chi servono
Le cure palliative sono degli interventi terapeutici e assistenziali che hanno il fine di alleviare tutti quei sintomi associati a una grave malattia, neoplastica o cronico-degenerativa. Quando la prognosi è sfortunata, e il morbo è caratterizzato da un’evoluzione inarrestabile, la cura palliativa va a migliorare la qualità della vita del malato. In particolare, sono focalizzate sulla prevenzione e il relativo trattamento del dolore. Comunicazione chiara, pianificazione anticipata e coordinamento delle cure, sono tre peculiarità di tale calmante. I sedativi possono inoltre, soddisfare dei bisogni fisici, emotivi e spirituali dei pazienti e delle loro rispettive famiglie. Lo scopo è quello di evitare che il grave disturbo abbia il peggior impatto possibile sulla vita di tutti i giorni. Di fronte a un’infermità dannosa, cronica o potenzialmente letale, come il cancro e l’infezione da HIV o AIDS, la cura palliativa può rendere migliore il senso della vita. Solitamente sono i professionisti, tramite un team specializzato a coordinarsi per affrontare quelli che sono i bisogni medico-infermieristici, psicologici, pratici/normativi e anche religiosi di un individuo. L’esempio classico su cui viene applicata tale diagnosi è il cancro, ma può essere sperimentata anche su persone con stato diverso.