Perché Mauro Icardi non è stato convocato per i Mondiali 2022 in Qatar? Le risposte possono essere tante, non solo per ragioni professionali, ma anche private. Tutto è iniziato quando nel 2017 il suo rapporto con la Nazionale iniziò a cambiare e senza dubbio non partecipare ai Mondiali è stata una mancata opportunità per la carriera di un calciatore, per uno dei nomi che poteva essere il futuro della sua squadra.
Quando Diego Armando Maradona, in qualità di CT dichiarò in una intervista televisiva a Radio Pop in Argentina: “Icardi è un traditore”, probabilmente le sorti di Icardi stavano già iniziando a cambiare, soprattutto quando poi, sempre Maradona, non perdeva occasione di demeritarlo pubblicamente tra una battuta e l’altra.
Mondiali 2022. Perché Icardi non è stato convocato
Anche il rapporto con la sua Inter, non è stato dei migliori e il motivo sembra essere sempre Wanda Nara, sua moglie che, in una trasmissione televisiva ha riservato parole poco gentili nei confronti di diversi colleghi, perlopiù di gossip. Pare anche che il comportamento ossessivo di Icardi abbia rovinato il rapporto di complicità con sua moglie.
Era il 2019 quando però il calciatore decide di lasciare tutto e andare a Parigi per avviare un nuovo inizio, dove però la carriera dell’argentino subisce un blocco definitivo senza essere apprezzato né dalla società e né dai compagni a causa del suo comportamento. Dopo tre anni in cui segna 23 gol per 64 partite, Icardi passa così al Galatasary dove diventa un riferimento. Insomma, pare che la sua mancata convocazione ai Mondiali da parte del CT dell’Argentina Lionel Scaloni, sia dovuto probabilmente a questo suo risaputo atteggiamento non proprio in linea con quello dei colleghi e dell’ambiente calcistico in generale. Intanto, l’ex capitano dell’Inter, durante i Mondiali è stato avvistato alle Maldive.
La vittoria dell’Argentina
A poche ore dalla vittoria dell’Argentina ai Mondiali 2022 in Qatar c’è stata una grande festa condivisa non solo in sud America, bensì anche in Italia, in particolare a Napoli in omaggio al Pibe de Oro. Già nei giorni precedenti il capoluogo campano è stato raggiunto da molti argentini che per la passione del calcio, in particolare non solo per la propria squadra, ma soprattutto per Diego Armando Maradona, si sono recati nei Quartieri Spagnoli per ammirare il grande murale realizzato tanti anni fa, probabilmente uno dei primi. Proprio lì, tra i vicoli della città, a pochi passi tra via Toledo e il corso Vittorio Emanuele, quando Maradona ci ha lasciati, gli è stato dedicato una sorta di santuario, oggi meta di appassionati e curiosi da ogni parte del mondo. Subito dopo la vittoria sia le strade dei Quartieri Spagnoli che di via Toledo sono state invase da centinaia di tifosi, come se a vincere sia stata l’Italia, come se a giocare sia stato Maradona e non Messi. Anche Google ha omaggiato la squadra vincitrice se si prova a cercare la parola “Argentina”…
Maradona e i Quartieri Spagnoli
Un luogo di culto per eccellenza per ricordare uno dei nomi più importanti del calcio internazionale. Proprio sui Quartieri Spagnoli si concentrano foto, tag, poster e soprattutto murali dedicati a Maradona, in compagnia anche di altri napoletani illustri, da Totò a Massimo Troisi, da Sophia Loren a Pino Daniele, per citarne alcuni. C’è anche un napoletano non napoletano, Lucio Dalla! Il grande murale dedicato a Maradona si innalza lungo tutta la facciata di uno dei palazzi del posto, come ad osservare il grande viavai dei pellegrini che accorrono per un selfie, una foto ricordo e magari acquistare un gadget, una maglia. Accanto al murale, sulla facciata del palazzo adiacente, si trova un altro enorme lavoro di street art dal titolo Iside, realizzato dall’argentino Francisco Bosoletti, ispirato a una delle statue del Corradini all’interno del Museo Cappella Sansevero dove si trova l’opera cristo Velato di Giuseppe Sanmartino.