Davide Rebellin, nel pomeriggio di oggi lunedì 19 dicembre 2022, presso l’ospedale di Vicenza, è stata svolta l’autopsia sul suo corpo. A operare è stato l’anatomopatologo Vito Cirelli.
L’ex ciclista 51enne è morto il 30 novembre scorso a Montebello Vicentino dopo essere stato travolto da un autocarro mentre si allenava con la sua bicicletta.
Davide Rebellin autopsia, ecco i risultati dell’esame
Secondo le indicazioni trapelate dall’esame, effettuato davanti ai periti di parte dall’anatomopatologo Vito Cirielli, viene confermato il decesso per schiacciamento. I risultati hanno escluso qualsiasi malore. Per la famiglia Rebellin, difesa dall’avvocato Picco, c’era la dottoressa Alessandra Rossi. L’autopsia è stata svolta in maniera regolare, senza né sorprese né contestazioni.
Nulla osta arrivato, via libera per i funerali al Duomo di Lonigo
In serata, è arrivato il nulla osta della Procura di Vicenza per la restituzione della salma alla famiglia e per poter così svolgere i funerali. Probabilmente, si terranno il venerdì mattina alle ore 10.00, nel Duomo di Lonigo, nella città dove Davide è cresciuti e dove vivono ancora i suoi familiari. In ogni caso saranno svolti prima di Natale. Per consentire l’omaggio dei tantissimi tifosi a un uomo innamorato del ciclismo e della bicicletta, sarà aperta una camera ardente.
Il PM Claudia Brunino ha accertato che a uccidere Rebellin, sarebbe stato un tir con targa tedesca il cui autista è fuggito senza prestare soccorso. Tuttavia, a gennaio, la Procura effettuerà la perizia dinamica per valutare l’impatto mortale: in base alle condizioni in cui è stata trovata la bici dell’ex campione, ai filmati delle telecamere di sorveglianza della zona, all’esito dell’autopsia.
La storia di Davide Rebellin in sella alla sua bicicletta
Davide Rebellin era nato il 9 agosto 1971 a San Bonifacio, in provincia di Verona, in Veneto. Professionista dall’agosto 1992, si era ritirato da appena due mesi, ovvero lo scorso 16 ottobre, al termine della Veneto Classic chiusa al trentesimo posto. La sua carriera è stata davvero lunga. Tra i suoi maggiori successi: l’argento olimpico a Pechino 2008, poi restituito per una discussa positiva al Cera (Rebellin è stato assolto dal Tribunale di Padova dopo sette anni da qualsiasi accusa di doping); la tripletta Amstel-Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi nel 2004, e poi Tirreno-Adriatico, Parigi-Nizza e ancora due volte la Freccia Vallone.
Mercoledì 30 novembre 2022, l’ex ciclista su strada è stato travolto e ucciso da un camion mentre era in allenamento in bici. Il tutto è successo lungo la Regionale 11, a Montebello Vicentino, poco prima di mezzogiorno. Si vociferava all’inizio, che il camionista alla guida potesse non essersi accorto di nulla, in quanto in seguito al brutto scontro si era allontanato. Le cose però, sono andate diversamente. All’altezza del Bar-Ristorante “La Padana“, Davide Rebellin stava percorrendo in sella alla sua bici Gravel una rotonda. Il tir era guidato da Wolfgang Rieke, tedesco di 62 anni, che non ha prestato soccorso al campione. Rieke abita a Recke, città della Renania Settentrionale-Vestfalia dove ha sede l’impresa di spedizioni Rtr, di proprietà del fratello e della quale Wolfgang è socio e figura come capo ufficio.
Continuano le morti dei ciclisti investiti sulle strade. Il 22 aprile 2017, nei pressi di Filottrano, in provincia di Ancona, è morto allo stesso modo il ciclista Michele Scarponi.