Bonus terme 2023: l’agevolazione introdotta dal decreto legge n. 104 del 2020, poi prorogata fino al 30 giugno 2022 non è stata inserita all’interno della Manovra del nuovo governo ed i fondi a lei dedicati sono terminati già da tempo.

Per cui, allo stato attuale, non ci sarà nessun bonus terme 2023, misura con la quale il cittadino può prenotare i servizi termali di proprio interesse presso uno stabilimento termale prescelto.

In particolare, i fondi che erano stati stanziati per questa misura erano ben 51 milioni e 940 mila euro, ma adesso sono del tutto esauriti in seguito al forte interesse mostrato dai cittadini e dalle richieste effettuate da questi ultimi.

Attualmente, infatti, il sistema di prenotazione è stato automaticamente chiuso e non è più possibile effettuare nuove prenotazioni

Ad ogni modo, andiamo a vedere che cos’è, come funziona, a chi spetta e come richiedere il bonus terme 2023.

Bonus terme 2023: che cos’è e come funziona

Il bonus terme è stato introdotto dall’art. 29 bis, del decreto legge n. 104 del 2020, il quale ha previsto questa misura per sostenere l’acquisto da parte dei cittadini di servizi termali presso gli stabilimenti accreditati.

In particolare, il bonus terme consiste in un’agevolazione pari fino al 100% del servizio acquistato, fino ad un valore massimo di 200 euro, erogato sotto forma di sconto in fattura. L’eventuale parte eccedente del costo del servizio sarà a carico del cittadino.

Il bonus terme è gestito da Invitalia per conto del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), il quale ha previsto i servizi termali ammessi al beneficio e le strutture convenzionate.

In particolare, quest’ultime per essere accreditate devono possedere i seguenti requisiti:

  • operare nel settore termale e delle acque minerali curative;
  • essere iscritte nel Registro delle imprese con codice Ateco 2007 96.04.20 “Stabilimenti termali”;
  • essere pre-registrate alla piattaforma online dedicata.

Inoltre, i servizi termali non devono:

  • essere già a carico del Servizio Sanitario Nazionale;
  • essere già a carico di altri enti pubblici;
  • essere oggetti di ulteriori benefici riconosciuti all’utente, fatte salve le eventuali detrazioni previste dalla vigente normativa fiscale sul costo del servizio termale eventualmente non coperto dal buono.

Il Bonus non è cedibile a terzi, né a titolo gratuito né in cambio di un corrispettivo in denaro. Il buono non costituisce reddito imponibile dell’utente e non rileva ai fini del computo del valore dell’indicatore della situazione economica equivalente – ISEE“.

A chi spetta

Per poter beneficiare delle agevolazioni previste dal bonus terme bisogna semplicemente essere un cittadino maggiorenne residente in Italia e acquistare uno o più servizi termali presso i centri termali convenzionati.

Ogni richiedente potrà usufruire di un solo buono, anche se quest’ultimo risulta essere di importo inferiore rispetto al massimale previsto dalla normativa (200 euro).

Il bonus può essere richiesto senza limiti riguardo al reddito ISEE o del proprio nucleo familiare, ma non si può utilizzare per i servizi di ristorazione e ospitalità.

Bonus terme 2023: come richiederlo

La domanda per il bonus terme poteva essere effettuata entro i termini previsti dai rispettivi decreti, semplicemente rivolgendosi presso gli istituti termali accreditati.

L’elenco dei centri convenzionati è disponibile sul sito web di Invitalia, all’interno della sezione “Terme accreditate“.

Dopo averne fatto richiesta, lo stabilimento termale prescelto dovrà rilasciare un attestato di prenotazione, il quale avrà una durata pari a 60 giorni dal momento della sua emissione, termine ultimo per usufruire dell’agevolazione.

Dopodiché, il centro termale provvederà a richiedere a Invitalia il rimborso in base all’importo del buono che è stato utilizzato dal cittadino, presentando un’apposita domanda attraverso la piattaforma dedicata che viene messa a disposizione dall’Agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa.

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