Fuorigioco semiautomatico in Serie A: c’è l’annuncio di Gravina – Il fuorigioco semiautomatico, già sperimentato durante il Mondiale di Qatar 2022, ci sarà anche in Serie A: l’annuncio è arrivato direttamente a margine del Consiglio Federale FIGC da parte del presidente della FIGC Gabriele Gravina. Non dunque dal 4 gennaio – come precedentemente dichiarato da Lorenzo Casini – ma dalla prima giornata di ritorno. Il Consiglio della Federcalcio ha autorizzato dunque dopo il confronto odierno con l’AIA l’introduzione della tecnologia SAOT (il cosiddetto fuorigioco semi automatico) dal 20° turno di campionato di Serie A, in programma il 27 gennaio 2023. Ad annunciarlo è stato infatti il presidente federale Gravina, che durante la conferenza stampa post evento ha confermato l’introduzione della nuova tecnologia dopo la fine dei test offline a Lissone nel prossimo mese: “Dal 27 gennaio, prima gara del girone di ritorno, verrà introdotto il fuorigioco semi-automatico, che abbiamo visto già all’opera durante il Mondiale”, ha dichiarato Gravina.

Fuorigioco semiautomatico in Serie A: cos’è

Con il “fuorigioco semiautomatico”, che comunque continuerà ad avere una componente umana (per questo non sarà esclusivamente automatico), si riuscirà a stabilire la posizione dell’attaccante con maggiore precisione, ma soprattutto a farlo in tempi molto più rapidi, passando dai 70 secondi circa di media attuale a 20-25 secondi, grazie a dodici telecamere che saranno installate e che tracceranno 29 punti di ogni giocatore coinvolto. Sicuramente una svolta viste le troppe perdite di tempo durante i check Var in occasione di gol con posizione dubbia: prima infatti era esclusivamente compito degli addetti al Var tracciare le linee e stabilire il fuorigioco o meno, mentre adesso ci sarà un consistente aiuto tecnologico. Un sistema reso possibile in virtù di un pallone “collegato”, un sensore installato nella sua camera d’aria che invia cinquecento volte al secondo dei dati a un’intelligenza artificiale, che intanto li elabora comunicandoli poi in tempo reale alla sala VAR. Se però linee e momento dell’impatto con il pallone saranno definiti dal sistema, sarà sempre il “fattore umano” ad avere l’ultima parola sull’ok.

Una svolta dunque per la Serie A, che si prepara ad accogliere una nuova tecnologia a partire dal girone di ritorno, leggermente in ritardo a quanto indicato qualche giorno fa da Casini. Di certo sarà un altro strumento utile per permettere agli arbitri di stabilire con più sicurezza se si tratta di fuorigioco o meno, soprattutto in casi molto dubbi.

Le parole di Gravina

Non solo il fuorigioco automatico, Gabriele Gravina ha toccato diversi argomenti dopo il Consiglio Federale, tra cui quello delle dimissioni di Trentalange dall’AIA: “Il soggetto che risponde al nome di D’Onofrio è stato nominato mentre era in arresto, non ha mai partecipato a confronti e riunioni. Aveva permessi solo per curare la sua malattia legata al gioco d’azzardo e nelle tre volte che è stato tre volte a Roma era senza permesso. Mi sono fermato a quanto comunicatomi dalla Procura di Milano. Non sarà l’ultima risposta che daremo in merito, data l’estrema gravità della situazione”. Parole dunque decise di Gabriele Gravina, che ha voluto anche dire la sua sul caso D’Onofrio e sulle conseguenti dimissioni di Trentalange, arrivate negli scorsi giorni.