La Coppa del Mondo di sci alpino regala ancora una volta una straordinaria impresa di Marco Odermatt, in trionfo ad Alta Badia. L’atleta svizzero ha riconquistato la vetta dopo due gare sofferte alla Gran Risa, dominando soprattutto nella prima manche e rischiando per un po’ nella seconda parte di gara; alla fine Odermatt ha saputo comunque imporsi sul norvegese Henrik Kristoffersen che ha chiuso a 20 centesimi dal primo posto.

Per quanto riguarda gli azzurri invece, va segnalata la prestazione di Filippo Della Vite che ancora una volta è stato il migliore tra gli italiani e ha chiuso al 14° posto; dieci posizioni più indietro arrivava invece Giovanni Borsotti con un ventiquattresimo posto che dà comunque fiducia.

Tornando alla classifica complessiva, Odermatt è sempre più in cima forte dei suoi 796 punti; alle sue spalle, il terzetto norvegese formato da Aleksander Aamodt Kilde (575), Lucas Braathen (315) ed Henrik Kristoffersen (305).

Sci Alpino, trionfo Odermatt in Alta Badia. Le parole degli azzurri

Come detto, gli occhi degli appassionati di sci sono andati tutti su Odermatt mentre l’Italia si è dovuto accontentare del 14° posto di Della Vite e del 24° di Borsotti. Al termine della gara, i due azzurri hanno voluto commentare la loro prestazione; il primo a parlare è stato proprio Della Vite:

Un’altra bella gara. Sono stato autore di una seconda manche solida, ho fatto punti importanti per partire meglio ad Adelboden, con la speranza di fare subito una bella prima manche, per stare più vicino ai migliori. Oggi è stata una fatica, quattro manches su questa pista in due giorni sono una cosa tosta.

Più “malinconico” invece Borsotti che ha sottolineato il periodo difficile dell’Italia maschile dello sci:

Non posso dire che sia stata una gara positiva, ero messo in una posizione in cui potevo fare una bella seconda manche, però sono stato troppo carico ed evidentemente giravo un po’ troppo in salita, non sono stato veloce. A parte Della Vite non è un momento facile per la nostra squadra, fatichiamo a trovare continuità e morale, la Gran Risa degli ultimi anni come tipo di neve non permette di effettuare grandi recuperi per chi parte da dietro.

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