Morto Gianluca Vialli. Grave lutto nel mondo del calcio: si è spento all’età di 58 anni Gianluca Vialli, dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore italiano. Nato il 9 luglio 1964, Vialli non è riuscito a vincere la partita contro il cancro iniziata nel 2017. Intorno al 20 dicembre le sue condizioni erano peggiorate ed era stato ricoverato in ospedale a Londra, nella stessa clinica dove aveva già sostenuto i cicli di chemioterapia.
Vita privata
Villi era sposato dal 2003 con Cathryn White Cooper. I due si sono conosciuti quando Vialli era al Chelsea come calciatore, squadra che poi ha allenato 1998 al 2000. Cathryn è un’ex modella di origine sudafricana e attualmente lavora come arredatrice, affermatissima soprattutto nel Regno Unito. La coppia ha due figlie: Olivia e Sofia.
Soltanto recentemente si è venuti a sapere che circa 30 anni fa Gianluca Vialli ha avuto una relazione con la showgirl Alba Parietti. A confessarlo è stata proprio lei nel corso di una intervista rilasciata recentemente. La loro storia d’amore sarebbe avvenuta esattamente durante i mondiali di calcio negli anni 90 e all’epoca lui aveva 26 anni mentre Alba pare ne avesse 29.
Malattia
Dopo una carriera da sportivo, l’ex calciatore ha dovuto vedersela con un brutto male che lo ha colpito da quando nel 2017 gli è stato diagnosticato un tumore al pancreas. Con la determinazione e la tenacia che da sempre lo contraddistinguono, Gianluca Vialli ha tenuto duro nonostante la malattia avanzasse con il tempo. Ma l’ex calciatore non si è arreso, è tornato davanti le telecamere di Una semplice domanda condotto da Alessandro Cattelan, per Netflix, parlando a cuore aperto della sua delicata malattia non nascondendo le sue insicurezze:
“Io ho paura di morire, eh. Non so quando si spegnerà la luce che cosa ci sarà dall’altra parte. Però mi rendo anche conto che il concetto della morte serve per capire e apprezzare la vita. L’ansia di non poter portare a termine tutte le cose che voglio fare, il fatto di essere super eccitato da tutti i progetti che ho, è una cosa per cui mi sento molto fortunato. Cerco di non perdere tempo, di dire ai miei genitori che gli voglio bene. E mi sono reso conto che non vale più la pena di perdere tempo e fare delle stronzate. Fai le cose che ti piacciono e di cui sei appassionato, per il resto non c’è tempo. E ha aggiunto: “La malattia non è esclusivamente sofferenza: ci sono momenti bellissimi. La vita (e non l’ho detto io ma lo condivido in pieno) è fatta per il 20 per cento da quello che ti succede ma per l’80 per cento dal modo in cui tu reagisci a quello che accade. E la malattia ti può insegnare molto di come sei fatto, essere anche un’opportunità. Non dico al punto di essere grato nei confronti del cancro, eh… Spero di vivere il più a lungo possibile, però mi sento molto più fragile di prima”.