Netflix, con l’abbonamento con pubblicità, sperava di rialzare i numeri dei suoi utenti, ma il nuovo pacchetto si sta rivelando un vero e proprio flop. La speranza di tornare a crescere, quindi, si è infranta, almeno per ora, sui numeri bassi dei nuovi iscritti o di quelli che, visti i continui rincari, hanno deciso di cambiare pacchetto.

Netflix, l’abbonamento con pubblicità non decolla

Un fattore che sta affossando ancora di più la piattaforma streaming è il fatto che, non rispettando le garanzie di audience ad-supported, Netflix si è trovata costretta a rimborsare i soldi degli annunci che non sono ancora stati trasmessi. In questo caso, però, la situazione varia da inserzionista a inserzionista, perchè, come riferito dai dirigenti dello stesso sito, in alcuni casi è stata fornita solamente l’80% dell’audience prevista.

Netflix, infatti, ha strutturato i suoi contratti per la pubblicità su una base “pay on delivery“, ossia con gli inserzionisti che andranno a pagare solamente il numero di spettatori che realmente guarderanno la pubblicità, con la piattaforma che, in caso di soldi non spesi al termine del trimestre che saranno rilasciati. Un modo, quindi, per cercare di avere una maggiore fidelizzazione da parte degli stessi inserzionisti. Una pratica che va in contrasto con il tradizionale metodo di pubblicità utilizzato in televisione, secondo cui le reti televisive mantengono tutti i soldi pagati per le pubblicità e in caso di minor trasmissione dovranno soddisfare questo gap negli esercizi futuri.

L’apertura alla pubblicità era avvenuta durante una conferenza stampa, lo scorso aprile, del co-Ceo di Netflix Reed Hastings, dove aveva dichiarato che la società stava valutando come muoversi nel giro di uno o due anni. Inizialmente la piattaforma si era rivolta a inserzionisti e agenzie, prima di assumere l’ex responsabile delle vendite pubblicitarie di Snap e Amazon, Jeremi Gorman, e il veterano delle vendite di NBC Universal, Hulu e Snap, Peter Naylor. Nonostante le difficoltà nel mantenere gli accordi, però, la società è già alla ricerca per nuovi inserzionisti per il 2023.