Oltre ad essere buone e nutrienti, lo sapevate che le lenticchie portano anche fortuna? Già nell’antica Roma era abitudine regalare una borsa di cuoio, la scarsella, piena di lenticchie, con l’augurio che si trasformassero in monete. Questo perché il nome della lenticchia deriva dal latino “lens”, lente, legato alla forma del legume che ricorda quella di una moneta. Che sia vero o no, questo legume non può davvero mancare sulla tavola delle feste e quindi vediamo come cucinare le lenticchie, secche o in scatola.

Le diverse varietà

Prima di vedere come cucinare le lenticchie, è importante sapere che di questo legume esistono numerose varietà. Tra le più pregiate ci sono quelle verdi italiane e, tra queste, le “Giganti” di Altamura, coltivata in Puglia, di dimensioni decisamente più grandi rispetto alle comuni lenticchie verdi. Quelle di Castelluccio di Norcia in Umbria, invece, hanno una buccia così sottile e tenera che possono essere cotte senza essere state messe in ammollo. Non necessitano di ammollo neanche le lenticchie rosse, o lenticchie egiziane: di piccole dimensioni, si trovano in commercio prevalentemente secche e decorticate.

Le lenticchie marroni sono piccole e molto sapide, mentre quelle nere, dette anche Beluga, sono piccole e dalla forma lenticolare perfetta, appiattita, lucide e scure come il caviale Beluga.

Come cucinare le lenticchie secche

Come cucinare le lenticchie secche? Importantissima è la fase dell’ammollo in acqua per qualche ora, o meglio per tutta la notte, che permette di dimezzare i tempi di cottura. Trascorso questo tempo, le lenticchie devono essere sciacquate bene. Se siete di fretta e non avete tempo per l’ammollo, meglio utilizzare le lenticchie rosse decorticate: queste cuociono più velocemente perché sottoposte a un trattamento che le priva della buccia, che le rende anche particolarmente adatte anche per chi ha problemi intestinali o mal digerisce i legumi.

Una volta sciacquate, le lenticchie vanno cotte in abbondante acqua non salata per circa 20-40 minuti. Attenzione: il sale va aggiunto solo negli ultimi 5 minuti di cottura per evitare che le lenticchie induriscano. Questi legumi si possono anche cuocere in pentola a pressione, che riduce di circa la metà i tempi di cottura e preserva le proprietà nutrizionali. Basta versare i legumi nella pentola aggiungendo acqua fino a coprire di due dita le lenticchie, chiudere il coperchio e mettere sul fuoco a fiamma vivace; al primo sibilo abbassare la fiamma e cuocere per circa 20 minuti. Un’alternativa è anche la cottura in padella: in una pentola dai bordi alti bisogna fare un soffritto di verdura e poi cuocere i legumi coperti da da brodo vegetale per il doppio del loro volume fino a completo assorbimento. Come cucinare le lenticchie oltre ai metodi visti sopra? Si può fare anche al microonde. Dopo l’ammollo e il risciacquo, le lenticchie vanno messe in un contenitore adatto per il microonde, ricoperte con acqua fredda, coperte con un foglio di pellicola per microonde e cotte alla potenza 500 w per 20 minuti. In questo modo si ottengono le lenticchie come quelle del barattolo, pronte per essere utilizzate nelle ricette più svariate.