Superbonus 110 proroga Cilas. Presentato ieri dal Ministro dell’Economia Giorgetti il terzo pacchetto di emendamenti del governo alla Manovra 2023. Tra le novità anche una che riguarda il Superbonus 110%.
Superbonus 110 proroga Cilas
Negli emendamenti del governo, come ha spiegato Giorgetti, “è recepita quella che è una volontà emersa in commissione al Senato sul dl quater e recepita qui per motivi di tempo: la possibilità di presentare la cilas (la Comunicazione inizio lavori asseverata) per i condomini entro il 31 dicembre 2022 per mantenere il regime di maggior favore al 110%”. La dilazione dei termini per la presentazione della Cilas permette dunque a chi presenta la comunicazione di inizio lavori nei tempi stabiliti di accedere all’aliquota del 110 per cento anche nel 2023. Resta, comunque, fermo al 24 novembre il termine per le delibere condominiali: nessun rinvio per le assemblee.
Cessione crediti
Come spiega il Sole 24 ore, nella legge di conversione della Manovra viene introdotto il nuovo prestito ponte garantito da Sace, a beneficio delle imprese con problemi di liquidità, a causa della mancata monetizzazione dei crediti fiscali. Gli sconti maturati dalle imprese alla data del 25 novembre potranno essere considerati nella valutazione del merito creditizio.
A questo va aggiunta la modifica delle regole in materia di cessione dei crediti, che passeranno da quattro a cinque. La prima sarà libera, poi ce ne saranno tre (e non più due) verso banche, intermediari finanziari, società appartenenti a gruppi bancari e assicurazioni e, infine, ci sarà il trasferimento da banca a correntista partita Iva. Aumentando i passaggi possibili, si punta a rendere il mercato più liquido.
Possibili ulteriori modifiche
Non sono da escludere alcune piccole modifiche in corso d’opera. Come evidenzia Guido Quintino Liris (FdI):
“non si può pensare di non risolvere il problema delle cessioni, anche se va ricordato sempre che non è stato il governo Meloni a crearlo. Vogliamo che a stretto giro ci sia questa verifica di Eurostat e che, nel caso sia necessario, si valutino soluzioni alternative, come quella degli F24, proposta da Ance e Abi. Anche Cassa depositi e prestiti può aiutare a trovare una soluzione”