Omicidio Corvetto Milano un uomo di 35 anni è stato ucciso a colpi di arma da fuoco nel bar di cui era titolare. Sul posto è intervenuta la polizia che ha ritrovato diversi bossoli. I sanitari hanno soccorso immediatamente l’uomo ma non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Il titolare del bar Caffetteria Milano è deceduto sul colpo. L’allarme è scattato questa mattina intorno alle 7.15. Non si hanno informazioni precise sulla dinamica dell’omicidio. In queste ore gli investigatori stanno ascoltando testimoni ma anche persone vicine alla vittima che possano aiutare a comprendere come sia maturato l’omicidio e se si tratti di un regolamento di conti.

Omicidio Corvetto Milano, agguato all’alba: un morto

Omicidio Corvetto Milano il titolare del bar Caffetteria Milano è stato ucciso questa mattina intorno alle 7. L’uomo, di origini cinesi, è morto sul colpo. Dalle prime informazioni si è trattato di un omicidio. La vittima è stata raggiunta all’improvviso da diversi colpi di arma da fuoco da un uomo che è entrato nel bar. La dinamica di quanto accaduto per il momento è frammentaria. Sul posto sono giunti subito i soccorsi ma l’uomo era già morto. Gli investigatori sono ora al lavoro per raccogliere testimonianze e ricostruire il passato della vittima per capire come sia maturato l’omicidio. La pm di turno di Milano Bianca Maria Baj Macario ha svolto un sopralluogo in via Bessarione. Il killer è entrato in azione all’alba alle 7.15, presumibilmente pochi minuti dopo l’apertura dell’esercizio commerciale. Stando alle prime informazioni, la vittima sarebbe un 35enne cinese che gestiva il locale e che era noto nel quartiere con il nome di Paolo. La polizia accorsa sul luogo dell’omicidio ha ritrovato alcuni bossoli. Stando all’esito delle prime indagini sembra si sia trattato di un’azione mirata nei confronti della vittima. In passato il locale era stato segnalato perché frequentato da alcuni pregiudicati della zona e utilizzato come punto di ritrovo per lo spaccio. La Questura aveva sospeso la licenza due volte per motivi di ordine pubblico. E’ possibile pertanto che il killer abbia agito per un regolamento dei conti.

Chi è il killer?

L’assassino avrebbe esploso cinque colpi di arma da fuoco per poi darsi alla fuga. Per ora sconosciuta l’identità del killer. Gli investigatori dovranno affidarsi alle immagini delle telecamere di sorveglianza e alle testimonianze per ricostruire quando accaduto e cercare di dare un volto al killer. La sparatoria è avvenuta all’interno del locale e secondo le prime ricostruzioni si sarebbe trattata di un’esecuzione mirata. Il locale teatro della sparatoria  è il “Milano caffetteria tavola fredda”. A due passi dal locale c’erano anche dei tavoli da ping pong con lo stesso Paolo che riforniva i ragazzi della racchette per giocare. Non sappiamo se il titolare avesse ricevuto minace o intimidazioni nell’ultimo periodo. Il killer avrebbe fatto irruzione nel locale e dopo aver puntato la pistola contro il titolare ha fatto fuoco. L’uomo non ha avuto scampo ed è subito crollato a terra. Il killer è scappato anche se le ricerche, al momento, si sono concentrare all’interno del quartiere Corvetto. Non è ancora chiaro il movente che abbia spinto l’assassino a sparare sull’uomo uccidendolo. Verosimilmente l’arma del delitto si ritiene essere una pistola.

La vittima

L’uomo titolare del bar deceduto questa mattina a Milano si chiamava Ruiming Wang ma era noto nella zona con il nome di Paolo. Viveva da tempo a Milano era sposato e aveva un figlio di 9 anni. Era residente nella zona e abitava poco lontano dal bar. Sul luogo dell’omicidio è accorsa subito la moglie, disperata e in lacrime. La donna è stata sentita dagli agenti di polizia.