Elon Musk sondaggio Twitter. Al termine di settimane di forti polemiche seguite all’acquisto della piattaforma da parte del patron di Tesla per 44 miliardi di dollari, alla fine Musk ha deciso di rimettere la decisione finale nelle mani dei suoi 122 milioni di followers, chiedendo loro, in un “sondaggio” che ha il gusto di un referendum – mezzo che aveva già utilizzato per capire se le persone fossero o meno favoreli alla riammissione dell’ex presidente Trump sul social – se secondo loro dovrebbe rimanere a capo di Twitter o dimettersi, specificando che si atterrà a quanto deciso da coloro che voteranno. Per ora vincono i “no”, ma la situazione potrebbe ancora ribaltarsi e portare ad un allontanamento di Musk dalla piattaforma.

Elon Musk sondaggio Twitter: dimissioni sì o no

Da settimane il patron di Tesla, neoproprietario della piattaforma blu, fa parlare di sé per le sue decisioni: dopo il lungo iter di trattative che lo ha portato a capo della piattaforma, Musk aveva provveduto a sciogliere il Consiglio di amministrazione – nominando sé stesso come unico membro del nuovo Cda e diventandone, al contempeo, Ceo – e avviando una serie di licenziamenti di massa, a cui avevano fatto seguito molte dimissioni, dopo il suo “ultimatum” ai dipendenti, che obbligava loro a scegliere se lavorare di più, dedicandosi completamente ai bisogni dell’azienda, oppure trovarsi un’altra occupazione.

Poi, qualche giorno fa, aveva deciso di sospendere gli account di alcuni reporter della Cnn, del New York Times e del Washington Post, oltre ad altri giornalisti indipendenti, per i loro post contro la sua decisione di rimuovere una serie di profili nati con lo scopo di tracciare gli spostamenti aerei delle agenzie governative, ma anche di miliardari ed individui di alto profilo, tra cui lo stesso imprenditore. Dopo aver chiesto ai suoi milioni di followers se dovesse ripristinare gli account dei giornalisti sospesi, ora Musk ha pubblicato il “sondaggio finale”, quello che chiede loro se dovrebbe restare a capo di Twitter oppure dimettersi, specificando che si atterrà a quanto deciso dai votanti.

“Più avanti ci sarà un voto per importanti cambiamenti politici”, aveva anticipato ieri. Poi è arrivato il fatidico tweet: “Dovrei dimettermi dalla guida di Twitter? Mi atterrò ai risultati di questo sondaggio“. Intanto la società ha comunicato importanti cambi di rotta: sembra che Twitter “non consentirà più la promozione gratuita di specifiche piattaforme di social media”, cioè non permetterà agli utenti di promuovere i propri account sulle piattaformi rivali, come Facebook e Instagram. “Sia a livello di tweet, che a livello di account – hanno fatto sapere – rimuoveremo qualsiasi promozione gratuita di piattaforme di social media di terze parti vietate, come il collegamento (ovvero l’utilizzo di url) a una qualsiasi delle piattaforme di seguito su Twitter o la fornitura del proprio nome utente senza un url”. Agli utenti sarebbe quindi impedito, ad esempio, di pubblicare post in cui chiedono di essere seguiti su altri social.

Una decisione che ha scatenato non poche polemiche e che, del resto, è l’ultima di una serie di controverse modifiche apportate da Musk da ottobre, una delle quali era stata quella di rendere la spunta blu – legata alla verifica degli account – a pagamento. Per ora, a poche ore dalla conclusione del sondaggio, che resterà online fino alle 13 di oggi, lunedì 19 dicembre, stanno vincendo i “no”. Ma se la situazione dovesse ribaltarsi in favore del “sì”, Musk, che fino ad ora ha sempre rispettato i verdetti dei suoi sondaggi, potrebbe davvero lasciare la guida di Twitter, aprendo all’arrivo di un nuovo amministratore delegato o addirittura a un suo disimpegno dalla proprietà, dopo averla strapagata.