Intervista Clio Evans e Emanuele Spedicato si sono raccontati ai microfoni della trasmissione Turchesando condotta da Turchese Baracchi e Angela Achilli su Radio Cusano Campus. Lui è chitarrista dei Negramaro mentre Clio è un’attrice e scrittrice romana. Insieme hanno affrontato due malattie e hanno lottato per potercela fare. Insieme hanno raccontato le loro esperienze nel libro Destini. Clio Evans ha scoperto a 20 anni di avere un tumore al cervello ed è stata ricoverata d’urgenza. Emanuele Spedicato è invece finito in coma per un ictus fulminante. Nel libro entrambi hanno voluto infondere un messaggio di positività a chi sta soffrendo e sta lottando contro una malattia. I due hanno parlato della loro storia d’amore.

Intervista Clio Evans e Emanuele Spedicato, il primo incontro e la malattia

Intervista Clio Evans e Emanuele Spedicato hanno parlato della prima volta in cui si sono incontrati. Clio Evans ha dichiarato: “Ero responsabile di cassa in un ristorante di Roma Sud. Una sera arrivano i Negramaro a cena. Nel locale erano tutti felici della loro presenza tanto che un cameriere si avvicinò a me chiedendomi se potevo chiedergli una foto visto che lui si vergognava. Sono uscita fuori dal locale visto che Giuliano e Lele si stavano fumando una sigaretta e ho chiesto loro di farsi tutti una foto insieme. Lele mi ha guardato chiedendomi di farmi una foto anche io”. Emanuele Spedicato ha ammesso di essere rimasto colpito da Clio tanto da essere ritornato nel ristorante dopo tre mesi. I due hanno iniziato a parlare e un dettaglio ha colpito entrambi. Sia Clio che Emanuele infatti sono nati il 26 ottobre. Uno strano scherzo del destino che li ha uniti nell’amore. I due sono convolati a nozze nel 2017 dopo 4 anni di fidanzamento. Emanuele Spedicato ha parlato anche del suo legame con i Negramaro: “Noi siamo una famiglia. Il prossimo anno festeggeremo 20 anni di carriera e faremo una grande festa”. Poi ha svelato: “Abbiamo un sogno, di cantare con Bono Vox degli U2”. Emanuele Spedicato era stato colpito da un ictus nel 2018. Il musicista è stato ricoverato per venti giorni in rianimazione. Oggi sta bene e si è ripreso e ai microfoni di Turchesando ha dichiarato: “Vale sempre la pena lottare per la ripresa come è successo a me. Sono rinato nel vero senso della parola e non potevo fare altrimenti. Mi è stata data una seconda possibilità e oggi posso solo cercare di essere migliore di prima”. Quando Emanuele si è trovato a lottare tra la vita e la morte, Clio Evans era incinta all’ottavo mese di gravidanza: “Lei è riuscita a mantenersi calma e ha mantenuto il sangue freddo. E’ stata lei a chiamare l’ambulanza e quando sono arrivato in ospedale i medici hanno agito tempestivamente salvandomi la vita”.

Il coma

Emanuele Spedicato è stato in coma dopo essere stato colpito dall’ictus. Ai microfoni di Turchesando ha raccontato: “Mi sono ritrovato in un’altra dimensione e ricordo di aver incontrato il padre di Giuliano Sangiorgi e mia nonna Nella. Loro mi hanno detto ad un certo punto che per me non c’era posto con loro e che me ne sarei dovuto andare”. Per Clio Evans è stato un momento complicato e la donna ha rivelato: “Mi ero dimenticata di essere incinta e il mio unico pensiero era stare con Lele. In quei momenti cercavo di trasmettergli la mia energia positiva”. Dopo questa esperienza, Emanuele e Clio hanno deciso di scrivere un libro intitolato Destini: “Lo abbiamo voluto scrivere per fare un messaggio positivo a quelle persone che vivono momenti difficili. In una parola o in una frase possono trovare la chiave per rinascere, più forti di prima”.