Nuova stretta in arrivo su Twitter: secondo quanto si legge in un comunicato diramato del social network di proprietà di Elon Musk, gli utenti non potranno più pubblicare link che rimandano a piattaforme concorrenti.

Twitter vieta agli utenti di pubblicare link ai social rivali

Sembrava una nuova censura, invece la mossa di Twitter di vietare la pubblicazione di link che rinviano ad altri social network, rientra nella nuova policy dell’azienda che regola il rapporto con piattaforme sociali alternative ma solo dal punto di vista promozionale. In caso di violazione i tweet saranno eliminati, l’account temporaneamente bloccato o addirittura sospeso.

La stretta riguarda infatti gli account e gli url creati esclusivamente allo scopo di promuovere altre piattaforme social. Il chiarimento è arrivato proprio attraverso l’account di Twitter, è si è reso necessario dopo che la polemica si è infiammata tra gli utenti.

Seguendo il percorso sul sito Centro assistenza – Sicurezza e criminalità informatica – Promozione della politica delle piattaforme sociali alternative è possibile trovare tutte le informazioni a riguardo.

Resta alta comunque la tensione attorno alla nuova gestione aziendale di Twitter da parte di Musk. Nei giorni scorsi sono stati sospesi nello stesso momento gli account di numerosi giornalisti della Cnn, del Washington Post, di Mashable e del New York Times, il profilo ElonJet che tracciava i voli del jet privato del magnate sudafricano, usando dati pubblici, e l’account principale di Mastodon, il social media rivale su cui molti utenti sono migrati dopo l’acquisizione di Twitter da parte del capo di Tesla.

Ripristinati gli account dei giornalisti sospesi da Twitter

La retromarcia è arrivata però poche ore dopo. In piena notte Musk ha annunciato che gli account banditi saranno ripristinati. “La gente si è espressa. Gli account che hanno diffuso la mia posizione si vedranno togliere la sospensione da ora“, ha detto il tycoon dopo aver proposto un referendum fra gli iscritti. Dei 3,9 milioni di persone che vi hanno preso parte, ha fatto sapere, il 59% ha votato per il ripristino.

I giornalisti erano stati banditi dal social di sua proprietà per avere tracciato e postato i movimenti del suo jet privato. Le reintegrazioni sono arrivate anche perché dopo che la clamorosa sospensione aveva suscitato le dure critiche di funzionari governativi e organizzazioni giornalistiche di diverse parti del mondo.