Le vacanze invernali coincidono con una nuova ondata di Covid in Cina. Le previsioni degli esperti stimano un nuovo boom di casi covid in seguito alle feste per il Capodanno, dalla durata di una settimana circa. Secondo i dati diramati dalla BBC, gli attualmente positivi in Cina sarebbero sottostimati, a maggior ragione contando il fatto che il governo di Pechino ha scelto di non menzionare più le persone asintomatiche.

Sul possibile aumento di casi si è espresso l’epidemiologo Wu Zunyou: lo studioso ha previsto tre ondate, le prime due coincidenti con i periodi di festività (metà gennaio e fine gennaio), la terza invece potrebbe coincidere con il ritorno alle consuete attività lavorative, indicativamente a fine febbraio.

Cina, Covid: la politica dei casi 0 è fallimentare

In Cina i casi di Covid non accennano a diminuire e a livello statale le direttive sono sempre più confusionarie. Dalla politica dei casi 0 e le relative proteste, si è passati ad una situazione di caos in cui il numero dei contagiati è cresciuto esponenzialmente, tanti da non poter più essere contati.

Gli epidemiologi sospettano nuove ondate nei primi mesi dell’anno, in coincidenza con le festività, ma al momento la situazione non è migliore all’interno degli ospedali. Secondo un’inchiesta condotta dal The Guardian, quasi l’80% di medici ed infermieri che lavorano nelle strutture statali sembra essere positivo ma mantengono la loro posizione per carenza di personale.

In Cina il Partito comunista prosegue nella campagna di rassicurazione della popolazione e al contempo di fermezza nei confronti di eventuali focolai, ma la situazione sembra essere fuori controllo. La mancanza di dati certi su contagiati e deceduti, inoltre, causa serie difficoltà nel calcolare la diffusione della malattia. Al momento, infatti, il governo conteggia solamente i positivi interni agli ospedali: nessuna menzione per asintomatici e positivi ma al proprio domicilio.

I video di Pechino disponibili online ritraggono una città oggi deserta alle prese con uno dei focolai più ampi nel paese: pur avendo allentato le restrizioni in più parti dello Stato, la gente rimane all’interno delle proprie abitazioni. Iniziano inoltre a scarseggiare le scorte di medicinali all’interno delle farmacie e prendono piede i rimedi naturali, conosciuti mediante i principali social. Questo però ha messo in allarme giornali e televisioni costringendo a ribadire come certi rimedi non fossero utilizzabili per la cura del coronavirus: il Global Times, ad esempio, ha dovuto sottolineare pubblicamente come l’uso di alcolici non sia considerabile come un rimedio valido contro il covid.