Arbitri dimesso Trentalange. Non è più il presidente dell’AIA. Il numero uno dell’associazione italiana arbitri ha rassegnato le proprie dimissioni, alla vigilia del Consiglio Federale previsto lunedì a Roma.
Nelle ultime settimane l’AIA ha dovuto fare i conti con il caso del procuratore arbitrale Rosario D’Onofrio, arrestato per traffico internazionale di droga lo scorso 10 novembre.
Trentalange è stato ascoltato pochi giorni fa dalla Procura Federale dopo che gli era stato notificato l’avviso di conclusione indagini da parte del procuratore Federale, Giuseppe Chinè.
Nelle motivazioni si ipotizzavano “comportamenti disciplinarmente rilevanti” da parte di Trentalange relativamente alla gestione del caso D’Onofrio.
Arbitri dimesso Trentalange. Che succede ora?
Ora la gestione dell’AIA passa al vicepresidente Baglioni che dovrà indire l’assemblea elettiva entro 90 giorni.
Nomi all’orizzonte al momento non se ne vedono, mentre per Trentalange, dimessosi dalla presidenza ma non dall’Aia, si attende ancora il deferimento da parte della Procura federale per le presunte gravi omissioni di controllo nella vicenda D’Onofrio.
Se – a sorpresa – non dovesse arrivare, o se l’oggi ex presidente dell’Aia dovesse uscire assolto da un eventuale successivo processo sportivo, nessuno al momento può escludere l’ipotesi di una nuova candidatura.