Nella precedente notte a Roma si è verificato un blitz messo in atto da un gruppo di anarchici nella zona compresa tra San Giovanni e Tuscolano. Il gruppo ha assaltato un bancomat nella zona, rotto vetrine e incendiato cassonetti: sono state rinvenute, inoltre, scritte in supporto ad Alfredo Cospito, detenuto in carcere con il regime del 41 bis ed in sciopero della fame da oltre due mesi.
L’azione degli anarchici sembra essersi concentrata nei pressi di via Macedonia e via Latine, zone in cui i cassonetti alla fiamme (sembrano essere 4 in tutto) sono stati piazzati al centro delle strade per bloccarne la viabilità. La firma del gruppo, la A cerchiata, è stata rivenuta sulle vetrine della zona rimaste intatte dal loro assalto, oltre alle scritte in supporto di Alfredo Cospito.
Roma, anarchici in azione nella notte: solidarietà a Alfredo Cospito
Gli anarchici si sono dati appuntamento nella notte romana, più o meno intorno all’1, ed incappucciati hanno dato avvio ad operazioni di vandalismo nel quartiere Appio Latino: sono stati fracassati sportelli del bancomat e vetrine delle attività adiacenti. Sono inoltre stati dati alle fiamme i cassonetti della spazzatura ed è proprio in relazione a questo che sono partite immediatamente le segnalazioni alla polizia, che è intervenuta poco dopo.
Sul luogo si sono rinvenute scritte a sostegno di Alfredo Cospito, un anarchico attualmente condannato al carcere duro: il regime 41 bis, che quest’anno ha raggiunto i 30 anni all’interno dell’ordinamento italiano ma che suscita numerosi dibattiti sulle modalità con cui viene erogato. Si tratta infatti di un regime di detenzione sorto a seguito dell’attentato di Capaci, quello in cui persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e altri 3 agenti della scorta.
La solidarietà del mondo anarchico ad Alfredo Cospito prosegue da diversi anni ma si è intensificata negli ultimi mesi: egli è stato condannato nel 2014 a seguito della gambizzazione di Roberto Adinolfi, l’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, azione rivendicata dal gruppo Nucleo Olga Fai-Fri. Le proteste si hanno poiché il classe ’67 rappresenta il primo caso di anarchico detenuto sotto il regime del 41 bis, che era stato introdotto nel 1986 come misura specifica per il contrasto alle mafie.
Cospito è in sciopero della fame da ottobre 2022 proprio perché passato dal regime di alta sicurezza al 41 bis: il cambiamento sembra essere motivato dal fatto che Cospito, grazie ad attività epistolare, terrebbe vivi i legami con il gruppo anarchico a cui apparteneva prima dell’arresto.