Influenza bambini quanto dura, come agire e cosa fare? Domande lecitissime per chi è alle prese oggi con questi rigidi giorni invernali e rischia, tra un’uscita e l’altra, un brutto o raffreddore o addirittura parecchi giorni di influenza.

Ma cosa c’é da sapere su questo fenomeno dilagante, che affatica e rende difficili le nostre giornate e quelle dei più piccoli che non sono sufficientemente autonomi per prendersi cura di loro stessi?

I bambini sembrano essere i soggetti più a rischio e si parla di 50,2 casi per circa mille assistiti. Sono i pediatri i primi ad intervenire e ad invitare i genitori alla vaccinazione. “Proteggiamoli ora.”

Influenza bambini quanto dura: i giorni e il riposo

Le statistiche parlano chiaro e il numero di influenzati è esorbitante in Italia. Il prognostico per le vacanze natalizie è tutto fuorché roseo e i primi a rimanerne colpiti sono i protagonisti delle feste di Natale: i bambini.

I più piccoli, infatti, come attestato dal bollettino Influnet e controllato dall’Istituto Superiore di Sanità, vedono crescere l’influenza ad un ritmo veloce e costante. Ma quanto dura un ciclo influenzale? Quanti sono i giorni necessari per rimanere a casa a curarsi e riguardarsi? Quanto dura l’influenza dei bambini?

La durata è di massimo 7 giorni per ciò che riguarda gli adulti e fino a 10 giorni per i bambini. Ciò non esclude che altri sintomi possano persistere anche per più giorni (tosse, stanchezza, ne sono un esempio).

Se teniamo conto come riferimento una malattia influenzale (è un discorso in realtà valido anche per malattie di base batteriche), il periodo di riposo è bene che sia di cinque giorni circa, suddivisibili in 2+3.

In caso di febbre non dobbiamo spaventarci se nel nostro bambino vediamo temperatura indicata dal termometro in aumento la sera. In molti sappiamo già che é del tutto normale. Ma perché succede? Perché la sera la nostra febbre é più alta?

Nel corso della giornata la nostra temperatura aumenta perché il nostro copro diminuisce la produzione di cortisolo.

Influenza bambini: la raccomandazione dei pediatri

La Società Italiana di Pediatria (SIP) invia un appello a tutti i genitori per quanto riguarda il vaccino contro l’influenza:
“Se non lo si è fatto ancora-spiega la Presidente della Società italiana di Pediatria, Annamaria Staiano- non si perda tempo: questo è il momento giusto per vaccinare il proprio bimbo, anche se senza patologie croniche o fragilità. Ricordiamo che la vaccinazione è particolarmente raccomandata per tutti i bambini di età compresa tra 6 mesi e 6 anni, e per tutti i soggetti di ogni età con patologie croniche che aumentano il rischio di complicanze in corso di influenza. È importante sottolineare che proteggendo i più piccoli si proteggono anche i fragili di tutte le età e gli anziani in famiglia: in vista delle Feste questo è un altro fattore da non trascurare. Manca ormai poco a Natale, e servono circa 15 giorni per garantire un’adeguata protezione generata dal vaccino”.

Quando i bambini hanno la febbre possono uscire?

Una domanda molto frequente questa, da parte dei genitori che devono prendersi cura dei loro piccoli e non sempre sanno come regolarsi in caso di bisogno di uscire, emergenze e tacche del termometro che salgono verso le temperature più alte. Ad accorrere in soccorso, con le sue rassicurazioni, c’é Michele Fiore, pediatra di Genova.

“Sì, se il bambino ha la febbre può sicuramente uscire: in inverno come in estate, perfino con il vento e la pioggia”

Un’indicazione che lascia sbalorditi, la sua. Non mancano però le accortezze da parte del dottore:

“Stare fuori, anche a basse temperature – in questo caso ovviamente coperti in modo adeguato – di per sé non fa ammalare né aggrava la febbre. Ma attenzione: bisogna chiarire bene cosa si intenda per ‘stare fuori’. Non ci sono controindicazioni a uscire per andare a casa dei nonni o dal pediatra, o anche a fare due passi per distrarsi un po’, ma tutt’altra cosa è andare a correre ai giardini o a saltare nelle neve: questo sarebbe da evitare per non stressare troppo un organismo già indebolito”.