Nel caso Qatargate manca la voce del diretto interessato, ossia della famiglia reale di Dohar. Con un comunicato abbastanza duro, poi ripreso a parole da diplomatici e funzionari di Doha, si contesta fortemente la decisione del Parlamento Europeo di escludere tutta la delegazione qatariota dall’Aula di Strasburgo.
La decisione al momento non riguarda il Marocco, per cui c’è uno stand-by che sarà valutato prossimamente.
Qatargate, Doha attacca anche il Belgio per le sue restrizioni
Il Qatar non sta dunque a osservare in silenzio l’evoluzione dello scandalo Qatargate che ha coinvolto anche il piccolo sultanato arabo proprio nel mezzo dei Mondiali di calcio: si contesta in particolare al Parlamento Europeo la tempistica della scelta, definita discriminatoria da Doha, mentre l’inchiesta portata avanti dalla Procura belga è ancora in corso.
Da Doha fanno sapere che quanto accaduto sarà fonte di una risposta ferma, con “effetti negativi sulla cooperazione regionale e globale e sui colloqui in corso su energia, povertà e sicurezza”. La posizione del Paese è di totale estraneità alle accuse di corruzione che lo sono state affibbiate, attaccando al contempo l’operato dell’inchiesta ritenuta “inaccurata”. Insomma, un secco rifiuto a quella “sporcizia”, per usare il termine di Enrico Letta, che sta infangando l’immagine del Qatar agli occhi del mondo. Inoltre, si viene a sapere che il feudo mediorientale avrebbe anche messo a disposizione dei propri investigatori per rendere congiunta l’indagine, tuttavia c’è stato un secco rifiuto da parte del Bruxelles. Infine, sgomento e indignazione per il modo in cui il Belgio ha mandato all’aria i rapporti diplomatici tra le parti, frutto di scambi commerciali di gas liquido.