Chi Alfredo Trentalange? Il dimissionario presidente è stato un giornalista pubblicista. Ha conseguito una laurea in scienze motorie e scienze dell’educazione. Ha passato un intera vita professionale sui campi da calcio. E’ un ex arbitro della sezione di Torino, è nato nel capoluogo piemontese il 19 luglio del 1957.

Ha ricevuto delle onorificenze tra le quali Stella d’argento al merito sportivo CONI. E’ un allenatore UEFA B abilitato ad honorem.

Chi è Alfredo Trentalange? Il lavoro oltre un campo da calcio

Il lavoro lo porta ad insegnare religione al liceo Salesiano di Torino. Inoltre impiega il suo tempo con il ruolo di educatore e docente di Competenze chiave di cittadinanza nei centri CNOS – FAP e con quello di formatore presso università private sui svariati temi quali sociali, etici e di gestione aziendale.

Un uomo poliedrico, che svolge la sua vita in molti settori, infatti è anche direttore di comunità terapeutica ANFFAS. Riveste i panni anche di responsabile in diverse case di cura neuropsichiatriche, infatti è un apprezzabile esperto di musicoterapia.

Molto attivo nel sociale, è stato cofondatore e socio onorario per quasi dieci anni dell’associazione di volontariato A.G.A.P.E. che si occupa e sostiene le persone con disagio psichico.

Per anni componente della Commissione arbitrale della Fifa, precisamente dal 2012 al 2016. Prima ancora persino consulente del Comitato per l’organizzazione dei XX Giochi Olimpici invernali Torino 2006.

Chi è Alfredo Trentalange? La carriera da arbitro

Ha arbitrato a partire dall’età di 15 anni, incominciando la trafila dal settore giovanile scalando strada facendo tutti gli step delle categorie regionali, dirigendo inizialmente un settantina di gare in Serie C per poi approdare in Serie B dive ha fatto 115 gare prima dell’esordio in Serie A nel 1989 in un Napoli Pisa al S. Paolo. Nel corso della sua carriera ha arbitrato due derby di Milano, due derby della Lanterna e un derby di Verona oltre a due finali di Coppa Italia.

Chi è Alfredo Trentalange? Le esperienze internazionali

Il designatore di allora, il connazionale Paolo Casarin promosse nel 1993 Trentalange ad arbitro internazionale. Il 1996 fu l’anno in cui il fischietto torinese ricoprì il ruolo di quarto ufficiale di gara.

Ha avuto anche l’opportunità di arbitrare in Champions League: l’ultima partita risale alla gara tra Bayer Leverkusen e Olimpiacos. In campo internazionale ha diretto tantissime altre partite, circa una settantina fra queste anche una semifinale di Coppa delle Coppe fra PSG e Deportivo La Coruna.

Chi è Alfredo Trentalange? I numeri legati alla sua carriera

Nel 2003 arbitrò la sua ultima partita, Inter Vs Perugia. I numeri dicono che ha arbitrato 197 partite in serie A, 10 partite nella J.League (campionato di massima serie giapponese). Ha altreì’ diretto le finali dei campionati in Libia, Libano, Egitto e Tunisia. Pure quelle della Dallas Cup negli Stati Uniti.

Nella stagione 1998/1999 accordò un calcio di rigore in Bologna Vs Sampdoria che decretò il pareggio dei felsinei e sancì la matematica retrocessione in serie B dei blucerchiati. Qualche anno dopo ammise con rammarico che sbagliò a concedere quel penalty.

Nella stagione 2001/2002 in occasione di un Bari Vs Reggina di serie B salvò da un arresto cardiaco Jorge Vargas convincendolo di uscire dal campo per una forte pallonata che gli aveva fatto perdere i sensi.

Chi è Alfredo Trentalange? Gli obbiettivi prefissi durante il suo mandato

Nel 2021 esattamente il 14 febbraio fu eletto presidente dell’AIA con il 60,3% dei voti sbaragliando la concorrenza di Nicchi che raggiunse il 39,6%. A ridosso della sua elezione segnalò le linee guida che presto si sarebbero dovute realizzare.

Era piuttosto chiaro gli intenti durante il suo mandato:

  • “Impegno a limitare il numero di mandati per gli incarichi direttivi nazionali: 2 mandati non derogabili per il Presidente dell’AIA“.
  • “rivoluzione nella comunicazione social e nell’impostazione del sito AIA“.
  • “graduale apertura mediatica“ che avrebbe potuto portare gli arbitri nel post partita a chiarire gli episodi più dubbi.

Le dimissioni dopo nemmeno un anno dalla sua elezione. Gli era stato notificato l’avviso di conclusione indagini da parte del procuratore Federale, Giuseppe Chinè in merito al caso del procuratore arbitrale D’Onofrio e i legami malavitosi: nelle motivazioni si ipotizzavano “comportamenti disciplinarmente rilevanti” da parte di Trentalange relativamente alla gestione del caso D’Onofrio.

A comunicarlo è stata l‘AIA, (associazione italiana arbitri)